Titolo di città nel Regno Unito
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Il titolo di città (city status) nel Regno Unito è concesso dal monarca a un gruppo selezionato di comunità.[1] Esso non viene applicato automaticamente secondo criteri precisi,[1] sebbene sia stato concesso storicamente alle cattedrali diocesane.[2] La relazione tra avere una cattedrale e avere lo status di city venne confermata poco dopo il 1540, quando Enrico VIII fondò diocesi (e quindi cattedrali) in sei cittadine inglesi, garantendo loro lo status di city tramite le Letters Patent.
Appartenere a tale status non comporta tuttavia automaticamente alcuna autorità aggiuntiva ed è pertanto generalmente soltanto un titolo onorifico. Esso riflette una condizione urbanistica più che amministrativa, e pertanto è dato il caso che città possano essere sia parrocchie che distretti o addirittura contee. Non è tuttavia escluso che, trattandosi appunto di località ad alta densità abitativa, al titolo di città si abbini una libera devoluzione di poteri dall’autorità superiore.[1]
Caso a parte è quello della Scozia. Non avendo mai fatto parte dell’impero romano, la successiva struttura ecclesiastica prescindette quasi ogni riferimento urbanistico, e la radicale forma calvinista della riforma protestante spazzò via le cattedre vescovili. Le due città maggiori, Edimburgo e Glasgow, furono quindi riconosciute solo a posteriori per un generico prestigio storico, e le successive furono elette per decreto reale sostanzialmente su criteri demografici.