Nicolás Maduro
politico e sindacalista venezuelano / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Nicolás Maduro Moros (Caracas, 23 novembre 1962) è un politico e sindacalista venezuelano. È presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela[1] dal 19 aprile 2013, dopo aver ricoperto il medesimo incarico dal 5 marzo 2013 al 19 aprile 2013 ad interim.
Nicolás Maduro Moros | |
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Nicolás Maduro nel 2022 | |
62º Presidente del Venezuela | |
In carica | |
Inizio mandato | 5 marzo 2013 |
Vice presidente | Jorge Arreaza Aristóbulo Istúriz Tareck el-Assaimi Delcy Rodríguez |
Predecessore | Hugo Chávez |
Vicepresidente del Venezuela | |
Durata mandato | 13 ottobre 2012 – 5 marzo 2013 |
Presidente | Hugo Chávez |
Predecessore | Elías Jaua |
Successore | Jorge Arreaza |
Segretario generale del Movimento dei paesi non allineati | |
Durata mandato | 17 settembre 2016 – 25 ottobre 2019 |
Predecessore | Hassan Rouhani |
Successore | İlham Əliyev |
Ministro degli esteri del Venezuela | |
Durata mandato | 7 agosto 2006 – 15 gennaio 2013 |
Presidente | Hugo Chávez |
Predecessore | Alí Rodríguez Araque |
Successore | Elías Jaua |
Presidente del Partito Socialista Unito del Venezuela | |
In carica | |
Inizio mandato | 28 luglio 2014 |
Predecessore | Hugo Chávez |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista Unito del Venezuela (dal 2008) in precedenza Movimento Quinta Repubblica (1997-2008) |
Professione | Autoferrotranviere Sindacalista |
Firma |
Da autista di autobus, Maduro diventò successivamente dirigente del sindacato fino a essere eletto all'assemblea nazionale nel 2000. Delfino di Hugo Chávez, è stato Ministro degli esteri dal 2006 al gennaio 2013 e vicepresidente del Venezuela dall'ottobre 2012 al 5 marzo 2013.[2]
Maduro ha governato il Venezuela tramite decreto legge, dal 19 novembre 2013.[3][4][5][6] La sua presidenza ha coinciso con un peggioramento di tutti i parametri macroeconomici. In particolare, negli ultimi anni, in seguito a diversi fattori tra i quali la diffusa corruzione, la politica economica governativa e la diminuzione del prezzo del petrolio, principale fonte di guadagno per l'economia venezuelana, lo status economico del Venezuela è notevolmente peggiorato con un aumento del crimine, dell'inflazione, della povertà e della penuria di generi alimentari e di largo consumo,[7][8][9][10] i quali hanno provocato delle proteste di piazza che sono diventate vere e proprie sommosse quotidiane dal 2016.[11][12]
Secondo alcune organizzazioni, l'opposizione democratica è stata repressa violentemente.[13][14][15][16] Le organizzazioni internazionali per la tutela dei diritti umani sostengono le teorie di diversi casi di uccisioni, torture e altri maltrattamenti, inclusi episodi di violenza sessuale, ai danni di manifestanti.[13][15][16] Altre considerazioni vedono il sistema giudiziario utilizzato per ridurre al silenzio i dissidenti, anche tramite il ricorso alla giurisdizione militare per perseguire i civili, configurando Maduro come un dittatore sostenuto dalla maggioranza dei militari.[14]
Nel 2020 l'ONU ha deliberato una condanna contro Maduro per crimini contro l'umanità e ha chiesto il processo alla Corte penale internazionale de L'Aja.[17][18] Inoltre sempre nel 2020, il dipartimento di Stato USA ha offerto una taglia da quindici milioni per la cattura di Maduro, che è considerato un narcotrafficante.[19]