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Ivan Jakovyč Franko (in ucraino Іван Якович Франко?, pronuncia [iˈβɑn ˈjɑkoβɪt͡ʃ frɑnˈko]; Nahuievychi, 27 agosto 1856 – Leopoli, 28 maggio 1916) è stato uno scrittore e attivista ucraino.
Con Taras Ševčenko è ritenuto uno degli scrittori più influenti della letteratura e del pensiero politico ucraino del XIX e XX secolo[1]. Fu fra i fondatori del movimento socialista e nazionalista nell'Ucraina occidentale. Nel corso della sua carriera, più che quarantennale, Franko lavorò come scrittore, poeta, drammaturgo, traduttore, critico letterario e giornalista, etnologo, sociologo, politologo, economista, filosofo, traduttore di opere di Shakespeare, Byron, Dante, Hugo, Goethe e Schiller.[2] È stato uno dei primi scrittori ucraini a guadagnarsi da vivere con l’attività letteraria[3].[4] Le sue opere comprendono oltre 100 volumi e 4500 scritti[5], la maggior parte dei quali in ucraino, ma anche in russo, polacco, tedesco, bulgaro e ceco.