Aleksandra Fëdorovna Romanova
ultima imperatrice consorte di Russia, santa russa ortodossa / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Aleksandra Fëdorovna Romanova (in russo Александра Фёдоровна Романова?; Darmstadt, 6 giugno 1872 – Ekaterinburg, 17 luglio 1918) fu l'ultima imperatrice consorte di Russia, come moglie dello zar Nicola II.
Aleksandra Fëdorovna Alice d'Assia e del Reno | |
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Aleksandra Fëdorovna nel 1908 | |
Imperatrice consorte di tutte le Russie | |
In carica | 26 novembre 1894 – 14 marzo 1917 |
Incoronazione | 14 maggio 1896 |
Predecessore | Dagmar di Danimarca |
Successore | Abolizione della monarchia |
Nome completo | Alix Viktoria Helene Luise Beatrix von Hessen und bei Rhein |
Trattamento | Sua Maestà Imperiale |
Altri titoli | Zarina di Polonia, Mosca, Kiev, Vladimir, Novgorod, Kazan', Astrachan' e Siberia; granduchessa di Finlandia e Lituania; Consorte dell’erede di Norvegia; Signora e consorte del sovrano di Iveria, dell'Armenia e del Turkestan; Duchessa di Schleswig-Holstein, Stormarn, Dithmarschen e Oldenburg |
Nascita | Darmstadt, 6 giugno 1872 |
Morte | Ekaterinburg, 17 luglio 1918 |
Sepoltura | Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo |
Casa reale | Assia-Darmstadt |
Padre | Luigi IV d'Assia e del Reno |
Madre | Alice di Gran Bretagna |
Consorte | Nicola II di Russia |
Figli | Ol'ga Tat'jana Marija Anastasija Aleksej |
Religione | ortodossa russa (convertita da luterana) |
«Sono solo una donna che lotta per il suo sovrano, per il suo bambino, per i due esseri più cari al mondo.[1]»
(Aleksandra Fëdorovna al marito in una lettera del 12 novembre 1916)
Sant'Aleksandra Fëdorovna Romanova | |
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Aleksandra con la figlia Ol'ga | |
Imperatrice consorte di Russia | |
Nascita | Darmstadt, 6 giugno 1872 |
Morte | Ekaterinburg, 17 luglio 1918 |
Venerata da | Chiesa ortodossa Russa |
Canonizzazione | 2000 |
Santuario principale | Cattedrale sul sangue, Ekaterinburg |
Ricorrenza | 17 luglio |
Nata Alice Vittoria Elena Luisa Beatrice d'Assia e del Reno, fu in nubilato una principessa del Granducato d'Assia e del Reno, nipote della regina Vittoria del Regno Unito. Ricevette il nome di Aleksandra Fëdorovna dopo la sua conversione alla Chiesa ortodossa russa, prima del matrimonio con Nicola II di Russia, suo cugino di secondo grado, e divenne infine Imperatrice consorte di tutte le Russie. Era portatrice sana di emofilia come la nonna materna Vittoria e trasmise la malattia al figlio Aleksej Nikolaevič. La costante preoccupazione per la salute dell'erede la portò ad affidarsi a vari santoni e presunti guaritori, tra i quali emerse Rasputin.
Di formazione luterana e tradizionale, ebbe un buon rapporto con il marito Nicola, sul quale, vista la debolezza di carattere, spesso si impose con decisione. Incapace di capire i cambiamenti sociali in corso a fine secolo e le spinte riformiste, isolata dalla corte russa, si rifugiò nel misticismo religioso e nell'assistenza continua al figlio Alessio. Scoppiata la rivoluzione di febbraio, la monarchia dei Romanov fu dichiarata decaduta e la famiglia imperiale venne fatta prigioniera. Aleksandra fu fucilata, con il resto della sua famiglia, a Casa Ipat'ev, il 17 luglio 1918. Nel 2000 la Chiesa ortodossa l'ha canonizzata come Santa Aleksandra Fëdorovna Portatrice della Passione.