Apologia della confessione di Augusta
confessione di fede luterana scritta da Filippo Melantone, presentata per la prima volta il 22 settembre 1530 alla Dieta di Augusta, concepita in difesa della Confessio Augustana e in risposta alla Confutatio Pontificia, promulgata da Carlo V / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'Apologia della Confessione di Augusta (Abbreviazione: AC; in latino Apologia Confessionis Augustanae) è stata scritta da Filippo Melantone, sotto l'influenza notevole di Martin Lutero, per la Dieta di Augusta del 1530 come una risposta alla Pontificia Confutazione della Confessione di Augusta, la risposta ufficiale cattolica romana alla Confessione di Augusta luterana del 25 giugno 1530, commissionata da Carlo V. Era destinata ad essere una difesa della Confessione di Augusta e una confutazione della confutazione pontificia. Non fu tuttavia presentata perché rifiutata. La sua prima pubblicazione ebbe luogo a fine aprile 1531.
È stata presentata come una confessione di fede da importanti signori luterani e capi religiosi in occasione della riunione della Lega di Smalcalda nel febbraio 1537,[1] e successivamente inclusa nell'edizione tedesca [1580] e in latino [1584] del Liber Concordiae. Come il più lungo documento nel Libro di Concordia offre la risposta luterana più dettagliata al Cattolicesimo Romano del tempo, così come un'ampia esposizione della dottrina luterana della giustificazione.