Arresto cardiaco
situazione clinica caratterizzata dall'inefficacia o assenza dell'attività cardiaca: la disfunzione elettrica rappresenta il meccanismo più comune di arresto e di fibrillazione ventricolare / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Arresto cardiaco?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
L'arresto cardiaco è una situazione clinica improvvisa caratterizzata dall'inefficacia o assenza dell'attività cardiaca che porta alla perdita della circolazione sanguigna.[1] I sintomi includono perdita di coscienza e respiro anormale o assente.[2][3] Alcuni individui possono provare anche un dolore toracico, mancanza di respiro o nausea poco prima dell'arresto cardiaco.[3] Se non viene trattato entro pochi minuti, in genere porta alla morte.[1]
Arresto cardiaco | |
---|---|
Simulazione di rianimazione cardiopolmonare da eseguirsi in caso di arresto cardiaco | |
Specialità | cardiologia e medicina d'emergenza-urgenza |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
OMIM | 115080 |
MeSH | D006323 |
MedlinePlus | 007640 |
Non va confuso con l'infarto del miocardio o l'insufficienza cardiaca; sebbene nel parlato comune si tenda a usare i termini in modo intercambiabile, essi hanno significati molto diversi. L'infarto miocardico acuto, invece, può essere una delle cause determinanti l'arresto cardiaco, se a occludersi è un grosso ramo coronarico.[1]
Molto spesso l'arresto cardiaco esordisce con un ritmo cardiaco di fibrillazione ventricolare.[4][5] La diagnosi viene confermata con l'assenza di battito del cuore.[2]
La prevenzione include non fumare, una salutare attività fisica e mantenere un corretto peso corporeo.[6]
Il trattamento dell'arresto cardiaco include la rianimazione cardiopolmonare (CPR) e, se si manifesta un ritmo defibrillabile, la defibrillazione.[7]
Un defibrillatore cardiaco impiantabile può essere posizionato per ridurre la possibilità di morte per recidiva.[6]
L'evoluzione dell'arresto cardiaco in morte biologica può essere impedita da un insieme di comportamenti sequenziali coordinati, detti catena della sopravvivenza o catena del soccorso. La percentuale delle persone che sopravvivono in seguito al trattamento è di circa l'8%;[8] molti di coloro che sopravvivono accusano una disabilità significativa.[8]