Astronomica (Manilio)
poema didascalico di Marco Manilio / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Gli Astronomica, noti anche come Astronomicon, sono un poema didascalico latino sui fenomeni celesti, scritto in esametri e diviso in cinque libri. Gli Astronomica furono scritti tra il 30 e il 40 da un poeta romano il cui nome era probabilmente Marco Manilio; poco si sa di lui e, sebbene ci siano prove del fatto che gli Astronomica furono letti da molti altri scrittori romani, nessuna opera superstite li cita esplicitamente.
Astronomica | |
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Prima pagina dell'Astronomica, da un manoscritto del 1461 | |
Autore | Marco Manilio |
1ª ed. originale | 30–40 |
Editio princeps | Norimberga, Regiomontano, 1473 |
Genere | poema |
Sottogenere | didascalico |
Lingua originale | latino |
Gli Astronomica, che costituiscono la prima opera ampia e comprensibile riguardante l'astrologia, descrivono i fenomeni celesti e, in particolare, lo zodiaco e l'astrologia. Il poema — che sembra essere stato ispirato dal poema epicureo De rerum natura di Lucrezio — abbraccia una visione stoica e deterministica di un universo supervisionato da un dio e governato dalla ragione. Il quinto libro contiene una lacuna, che ha portato al dibattito sulla dimensione originale del poema; alcuni studiosi sostengono che interi libri siano andati perduti nel corso del tempo, mentre altri ritengono che manchi solo una piccola sezione dell'opera.
Il poema è stato riscoperto negli anni 1416–1417 dall'umanista e studioso italiano Poggio Bracciolini, che fece realizzare una copia da cui deriva il testo moderno. Al momento della loro riscoperta, gli Astronomica furono letti, commentati e curati da numerosi studiosi; tuttavia, non sono riusciti a diventare popolari come altre poemi della letteratura latina classica e sono stati trascurati per secoli. La situazione iniziò a cambiare all'inizio del XX secolo quando, tra il 1903 e il 1930, il classicista Alfred Edward Housman pubblicò un'edizione in cinque libri apprezzata dalla critica.
In epoca contemporanea, gli studiosi considerano gli Astronomica un poema altamente tecnico, complicato e talvolta contraddittorio. Allo stesso tempo, molti hanno elogiato la capacità di Manilio di tradurre in poesia concetti astronomici e complessi calcoli matematici.