Baarìa
film del 2009 diretto da Giuseppe Tornatore / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Baarìa è un film del 2009 scritto e diretto da Giuseppe Tornatore.
Baarìa | |
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Francesco Scianna e Margareth Madè in una scena del film | |
Lingua originale | italiano, siciliano, inglese |
Paese di produzione | Italia, Francia |
Anno | 2009 |
Durata | 160 min |
Rapporto | 2,35 : 1 |
Genere | drammatico, storico, commedia |
Regia | Giuseppe Tornatore |
Soggetto | Giuseppe Tornatore |
Sceneggiatura | Giuseppe Tornatore |
Produttore | Tarak Ben Ammar |
Produttore esecutivo | Mario Cotone |
Casa di produzione | Medusa Film in collaborazione con Mediaset Premium |
Distribuzione in italiano | Medusa Film |
Fotografia | Enrico Lucidi |
Montaggio | Massimo Quaglia |
Musiche | Ennio Morricone |
Scenografia | Maurizio Sabatini |
Costumi | Luigi Bonanno (con la collaborazione di Antonella Balsamo) |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Ambientato a Bagheria, città natale del regista, il film assembla la commedia e il dramma storico, dipingendo un affresco della storia italiana dal dopoguerra fino ai giorni nostri attraverso le vicissitudini di una famiglia siciliana.
Il film ha inaugurato la 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 2 settembre ed è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 25 settembre 2009.[1] Il 26 settembre 2009 la pellicola è stata proiettata presso il Museo delle tradizioni e arti contadine di Picciano in presenza del regista Tornatore e del maestro Ennio Morricone, autore della colonna sonora.[2] In tale occasione l'amministrazione comunale di Picciano ha conferito la cittadinanza onoraria ai due artisti.[2]
Il 15 dicembre viene annunciata la sua candidatura al Golden Globe 2010 come miglior film straniero, dove ottiene la nomination, mentre il Golden Globe è assegnato a Il nastro bianco di Michael Haneke. Il film non supera invece le preselezioni per la candidatura agli Oscar per la categoria film straniero.[3] Il film ha ottenuto 14 candidature ai David di Donatello 2010, conquistando il David giovani e il premio per la colonna sonora, l'ottavo David di Donatello per il miglior musicista vinto da Ennio Morricone. È stato premiato ai Nastri d'argento 2010 con il Nastro dell'anno, come film che rappresenta nella sua eccezionalità il "caso" artistico e produttivo dell'annata.[4]