Biblioteche della Città di Roma
biblioteche di Roma antica / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Biblioteche della Città di Roma?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
La prima idea di dare a Roma una biblioteca pubblica fu di Giulio Cesare, progettando di fornirla addirittura di due biblioteche gemelle: una che contenesse testi greci ed una i testi latini. Aveva preso tale decisione, affermando di voler "costruire una biblioteca di libri greci ad uso pubblico ed una di libri latini, entrambe molto grandi, ed il compito di costruirle ed organizzarle fu assegnato a Marco Varrone" - una scelta logica, dato che Marco Terenzio Varrone aveva scritto l'opera "Sulle biblioteche".[1] L'assassinio di Cesare nelle Idi di marzo del 44 a.C., pose fine a tale progetto.[2]
Alcuni anni dopo però, Asinio Pollione - statista, comandante, poeta e storico - realizzò quello che Cesare aveva desiderato: una biblioteca greca e romana ad uso pubblico. Ciò segna l'inizio di una nuova era nella storia delle biblioteche romane.[3]
Asinio Pollione era un rispettato autore e godeva anche di una vasto circolo di amici, tra cui famosi personaggi come Catullo e Orazio e Virgilio, tre dei più grandi poeti romani. Tra l'altro, fu il suo intervento che salvò la proprietà di Virgilio dalla confisca durante i conflitti che seguirono la morte di Cesare. Nel 39 a.C., Pollione comandò una vittoriosa spedizione militare e ritornò a Roma carico di bottino. Ciò gli permise di avere i fondi necessari per realizzare l'idea di Cesare, che era arrivata per così dire solo sul tavolo da disegno: questa fu quindi la prima biblioteca pubblica di Roma.[2][4]