Bombardamento di Manama
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Il bombardamento di Manama si svolse nelle prime ore del 19 ottobre 1940, nell'ambito dei più vasti eventi del teatro del Medio Oriente della seconda guerra mondiale.
Bombardamento di Manama parte del teatro del Medio Oriente della seconda guerra mondiale | |
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Un Savoia-Marchetti S.M.82; quattro di questi velivoli furono impegnati nel bombardamento | |
Data | 19 ottobre 1940 |
Luogo | Manama, Bahrein |
Tipo | bombardamento aereo |
Obiettivo | raffinerie petrolifere |
Forze in campo | |
Eseguito da | Italia |
Ai danni di | Regno Unito |
Forze attaccanti | 4 bombardieri |
Comandate da | Ettore Muti |
Forze di difesa | difese a terra |
Bilancio | |
Esito | bombardamento riuscito |
Perdite attaccanti | nessuna |
Perdite difensori | vari danni agli impianti |
fonti citate nel corpo del testo
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Quattro aerei da trasporto a lungo raggio Savoia-Marchetti S.M.82 della Regia Aeronautica italiana, attrezzati come bombardieri, decollarono la sera del 18 ottobre 1940 da Rodi per dirigere verso est alla volta delle infrastrutture petrolifere di Manama nel Bahrein, all'epoca un protettorato del Regno Unito. Dopo un difficile volo notturno sopra il deserto, tre velivoli riuscirono ad attaccare il loro bersaglio nelle prime ore del 19 ottobre mentre un quarto S.M.82, rimasto separato dalla formazione, sganciò per errore i suoi ordigni sulla città di Dhahran nella neutrale Arabia Saudita. Il bombardamento colse completamente di sorpresa le difese britanniche, ma vi è incertezza sui danni causati e in generale l'attacco non compromise più di tanto la produzione petrolifera della regione.
Senza essere stati minimamente contrastati, gli aerei italiani completarono il volo atterrando indisturbati la mattina del 19 ottobre a Zula nell'Africa Orientale Italiana; con 4 100 km (2 214 nmi) percorsi, la missione fu il raid aereo avente ad oggetto un bombardamento a più lunga distanza condotto dall'Aeronautica italiana nella guerra. I velivoli tornarono poi in Italia, a Ciampino, compiendo strada facendo altri bombardamenti contro installazioni britanniche in Africa.