CANT Z.1007
bombardiere medio CRDA CANT / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su CANT Z.1007?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
Il CANT Z.1007 Alcione era un bombardiere medio trimotore ad ala medio-bassa sviluppato dalla divisione aeronautica dell'azienda italiana Cantieri Riuniti dell'Adriatico negli anni trenta e prodotto su licenza anche da altre aziende nazionali.
CANT Z.1007 | |
---|---|
Un CANT Z.1007 delle ultime versioni: si notino le due derive. | |
Descrizione | |
Tipo | bombardiere medio |
Equipaggio | 5 |
Progettista | Filippo Zappata |
Costruttore | CRDA CANT |
Data primo volo | 11 marzo 1937 |
Data entrata in servizio | 1939 1940 la versione bis |
Utilizzatore principale | Regia Aeronautica |
Altri utilizzatori | Aeronautica Cobelligerante Italiana Aeronautica Nazionale Repubblicana Luftwaffe |
Esemplari | 561 (varianti incluse) |
Altre varianti | CANT Z.516 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 18,35 m |
Apertura alare | 24,80 m |
Altezza | 5,22 m |
Superficie alare | 75,0 m² |
Peso a vuoto | 9 395 kg |
Peso max al decollo | 13 620 kg |
Propulsione | |
Motore | 3 radiali Piaggio P.XI R.2C 40 |
Potenza | 1 000 CV (735 kW) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 465 km/h a 4 000 m |
Autonomia | 1 750 km a 380 km/h a pieno carico |
Raggio di azione | 840 km |
Tangenza | 8 200 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | SAFAT/Scotti calibro 12,7 mm in torretta dorsale SAFAT/Scotti calibro 12,7 mm in postazione ventrale una SAFAT calibro 7,7 mm per ciascuna delle due postazioni laterali |
Bombe | 1 200 kg (nel vano bombe, oppure 1 000 kg di carichi esterni, anche, eventualmente, 2 siluri da 450 kg) |
Note | dati relativi alla versione Z.1007bis |
voci di aerei militari presenti su Wikipedia |
Disegnato dall'ingegner Filippo Zappata, capo progettista dell'azienda ed autore di numerosi velivoli come ad esempio il CANT Z.506[1] era caratterizzato dalla struttura lignea, "eccellenti qualità di volo e buona stabilità"[2] ed è considerato da molti autori come il "miglior bombardiere italiano della seconda guerra mondiale", benché la sua struttura in legno potesse essere facilmente danneggiata da condizioni climatiche estreme, come in Nordafrica ed in Unione Sovietica.[1] Durante il conflitto fu impiegato principalmente dalla Regia Aeronautica e, dopo l'armistizio di Cassibile, dalle Aeronautica Cobelligerante Italiana, Aeronautica Nazionale Repubblicana e Luftwaffe.