Comitato di Liberazione Nazionale
organizzazione politico-militare (1943-1947) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il Comitato di Liberazione Nazionale (abbreviato in CLN) fu un'organizzazione politica e militare italiana costituita dai principali partiti e movimenti antifascisti del Paese, formatasi a Roma il 9 settembre 1943[1], allo scopo di opporsi all'occupazione tedesca e al nazifascismo in Italia. Si sciolse nel 1947.
Comitato di Liberazione Nazionale | |
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Presidente | Ivanoe Bonomi |
Stato | Italia |
Abbreviazione | CLN |
Fondazione | 9 settembre 1943 |
Dissoluzione | 1º giugno 1947 |
Partito | Democrazia Cristiana Partito Comunista Italiano Partito d'Azione Partito Democratico del Lavoro Partito Liberale Italiano Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria |
Ideologia | Ideologie in comune: Patriottismo Antifascismo Repubblicanesimo (maggioranza) Monarchismo (sostenuto solo dal PLI e in parte dalla Democrazia Cristiana) Correnti interne: |
Collocazione | Da sinistra fino al centro-destra |
In particolare il CLN ha coordinato e diretto la resistenza italiana e si suddivise in Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI), con sede a Milano[2] durante la sua occupazione ed il Comitato Centrale di Liberazione Nazionale (CCLN), con sede a Roma. L'organizzazione operò come organismo clandestino durante la Resistenza ed ebbe per delega poteri di governo nei giorni di insurrezione nazionale.