Carcinoma dell'esofago
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Il carcinoma dell'esofago è una forma di neoplasia (tumore) di carattere maligno, che colpisce l'esofago.[1] I sintomi includono spesso difficoltà nel deglutire e perdita di peso. Altri sintomi possono includere dolore durante la deglutizione, voce roca, ingrossamento dei linfonodi intorno alla clavicola, una tosse secca e, eventualmente, tosse o vomito accompagnati da sangue (emottisi e ematemesi, rispettivamente).[2][3]
Carcinoma dell'esofago | |
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Un adenocarcinoma nel tratto della giunzione gastro-esofagea | |
Specialità | oncologia, chirurgia generale e gastroenterologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
OMIM | 133239 |
MedlinePlus | 000283 |
eMedicine | 277930 e 368206 |
Sinonimi | |
Carcinoma esofageo | |
I due principali sottotipi della malattia sono il carcinoma a cellule squamose dell'esofago, che è il più comune nel mondo in via di sviluppo e l'adenocarcinoma esofageo più frequente nel mondo sviluppato.[1] Le cause più comuni del tipo a cellule squamose sono il tabagismo, l'alcool, le bevande molto calde e una dieta piuttosto povera, mentre le cause dell'adenocarcinoma sono solitamente il fumo di tabacco, l'obesità e il reflusso acido.[4]
La malattia viene diagnosticata grazie ad una biopsia effettuata con un endoscopio.[5] La prevenzione comprende smettere di fumare e una dieta sana.[1][2] Il trattamento varia a seconda della stadiazione del tumore e sulla sua localizzazione, valutando anche le condizioni generali del paziente e le sue aspettative. I piccoli tumori a cellule squamose localizzati possono essere trattati con la sola chirurgia e con la speranza di una prognosi favorevole. Nella maggior parte degli altri casi, la chemioterapia, con o senza radioterapia, viene utilizzata insieme all'intervento chirurgico.[5] In presenza di malattia estesa o se la persona interessata non è in grado di affrontare un'operazione chirurgica, spesso si ricorre alle cure palliative.[5] Per via della diagnosi che solitamente giunge in stadio ormai avanzato la prognosi è spesso infausta e i tassi di sopravvivenza a 5 anni sono tra circa il 13% e il 18%.[1][4][6]
Al 2012, il tumore all'esofageo è risultato essere l'ottava neoplasia più comune a livello mondiale, con 456.000 nuovi casi registrati nel corso dell'anno[1] e vi sono stati circa 400.000 morti (87,7% di letalità), un dato superiore al 1990 quando si registravano 345.000 decessi circa.[1][7] I dati epidemiologici variano molto tra i paesi e circa metà dei casi si verificano in Cina. Si stima che sia tre volte più comune negli uomini rispetto alle donne.[1]