Cartagine
città antica fondata dai Fenici nell'odierna Tunisia / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Cartagine (in latino Carthago o Karthago; in greco antico: Καρχηδών?, Karchēdṓn; in arabo قرطاج?, Qarṭāj; in berbero: ⴽⴰⵔⵜⴰⵊⴻⵏ, Kartajen; in ebraico קרתגו?, Kartago) nome derivante dal fenicio 𐤒𐤓𐤕𐤇𐤃𐤔𐤕 <QRT ḤDŠT>, Qart-ḥadašt, Città nuova, inteso come "Nuova Tiro"[1] è stata un'antica città fenicia, una delle più importanti colonie puniche del Mediterraneo e, all'epoca del suo massimo splendore, capitale di un piccolo impero che includeva territori dell'attuale Spagna orientale, la Corsica e la Sardegna sud-occidentale, la parte occidentale della Sicilia e le coste della Libia.
Cartagine | |
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Rovine di Cartagine (Byrsa) | |
Nome originale | 𐤒𐤓𐤕𐤇𐤃𐤔𐤕 (<QRT ḤDŠT>) |
Cronologia | |
Fondazione | VIII secolo a.C. |
Fine | 146 a.C. |
Causa | Distruzione romana |
Rifondazione | 29 a.C. (Colonia Iulia Karthago) |
Fine | 698 |
Causa | Distruzione araba |
Amministrazione | |
Territorio controllato | Nord Africa, Sardegna (parziale), Sicilia occidentale, Corsica (parziale), Isole Baleari, costa della penisola iberica meridionale |
Dipendente da | Fenici (VIII-VII secolo a. C.), Autonoma (fino al 146 a.C.), Roma (fino al 439), Regno Vandalo (fino al 533), Impero Bizantino (fino al 698) |
Territorio e popolazione | |
Nome abitanti | Cartaginesi |
Lingua | punico |
Localizzazione | |
Stato attuale | Tunisia |
Località | Cartagine (sobborgo di Tunisi) |
Coordinate | 36°51′28.83″N 10°19′51.25″E |
Cartografia | |
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Sito di Cartagine | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | culturale |
Criterio | (II) (III) (IV) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1979 |
Scheda UNESCO | (EN) Site of Carthage (FR) Scheda |
Fondata nel IX secolo a.C. sulle sponde dell'odierno Golfo di Tunisi come scalo commerciale fenicio, Cartagine crebbe rapidamente in popolazione ed importanza fino a rendersi infine indipendente dalla madrepatria, e giungendo ad esercitare notevole influenza e controllo sul Mediterraneo occidentale e sul mar Tirreno. A partire dal III secolo a.C. si pose in contrasto con Roma, che le disputava il controllo sulla Sicilia, il dominio dei mari e che in generale vedeva nella città punica una minaccia per la sua crescente egemonia e per la sua stessa sopravvivenza. Tale contrasto sfociò in un conflitto armato, che vide le due città opporsi in tre guerre (passate alla storia come guerre puniche) con alterne vicende, la più celebre delle quali fu l'impresa del generale cartaginese Annibale, che valicate le Alpi affrontò e batté l'esercito romano più volte, infliggendo una grave sconfitta a Canne e restando padrone dell'Italia meridionale per 15 anni, senza però infliggere il colpo di grazia all'avversario. I Romani risposero con le incursioni in Africa di Publio Cornelio Scipione, che riuscì infine a battere il generale cartaginese a Zama.
Al termine della terza guerra punica Cartagine fu infine conquistata e distrutta dalle legioni di Scipione Emiliano; circa un secolo dopo, all'epoca di Giulio Cesare, i Romani la ricostruirono, e la rinata città continuò a prosperare fin dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, divenendo parte prima del regno vandalo e poi dell'impero bizantino. Infine, nel 698 d.C., Cartagine fu occupata dagli Omayyadi, che di fatto la spopolarono lasciando al suo posto solo un presidio militare, mettendo così fine alla sua storia. I suoi resti archeologici si trovano oggi all'interno del territorio della moderna Cartagine, città tunisina situata a 16 chilometri a nord-est della capitale.