Cassa Centrale Banca - Credito cooperativo italiano
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Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo Italiano S.p.A. è la capogruppo del Gruppo Cassa Centrale, al quale aderiscono 66 Banche di Credito cooperativo, Casse rurali e Raiffeisenkassen.[1][2][3]
Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo Italiano | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1974 a Trento |
Sede principale | Via Segantini, 5 - 38122 Trento |
Persone chiave | Presidente: Giorgio Fracalossi
Amministratore Delegato e Direttore Generale: Sandro Bolognesi |
Settore | bancario |
Prodotti | servizi finanziari |
Fatturato | 2,515 miliardi € (2022) |
Utile netto | 560 milioni € (2022) |
Dipendenti | 11.450 (2021) |
Sito web | www.cassacentrale.it |
La riforma del credito cooperativo in Italia, diventata legge con la conversione da parte del Parlamento del decreto-legge del 14 febbraio 2016, nº 18,[4] impone a ogni banca di credito cooperativo di aderire a un Gruppo bancario (parimenti a vocazione cooperativa) come condizione necessaria per avere l'autorizzazione all'esercizio dell'attività bancaria.
La riforma prevede che tutte la banche aderenti al Gruppo rimangano titolari del proprio patrimonio e che mantengano gradi di autonomia gestionale in funzione del livello di rischio, nell'ambito di indirizzi strategici precisi e nel perimetro degli accordi operativi concordati con la Capogruppo, della quale detengono la maggioranza del capitale.[4]
La riforma ha avuto come obiettivo quello di modernizzare l'articolazione del credito cooperativo italiano, preservandone le caratteristiche di partecipazione e autonomia.