Cerignola
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Cerignola (AFI: [tʃeriɲˈɲɔ:la], Cerignoulaⓘ [tʃərəɲˈɲɔulə] in cerignolano) è un comune italiano di 57 020 abitanti[1] della provincia di Foggia in Puglia, situato presso la valle dell'Ofanto sulle ondulazioni che delimitano a sud il Tavoliere. È il comune più esteso della regione Puglia e di tutta l'Italia meridionale, terzo in Italia, preceduto solo da Roma e Ravenna e dunque primo fra i comuni che non sono capoluoghi. Gli abitanti della città prendono il nome di cerignolani.
La storia della città risulta essere incerta, anche a causa del terremoto del 1731 che distrusse la quasi totalità del borgo medievale (più noto con l'appellativo di Terra Vecchia); il rinvenimento, nel territorio cittadino, di iscrizioni e reperti archeologici, comproverebbe che lo sviluppo della città ebbe inizio con la dominazione romana, durante la quale divenne municipium.
Il primo documento che menziona la città è il "Codice diplomatico barese", datato 1150, in cui si cita una "domum Malgerii Cidoniole". Nel 1503 qui si combatté la battaglia tra francesi e spagnoli per il possesso del Regno di Napoli; dallo scontro uscirono vincitori gli iberici guidati da Consalvo da Cordova, che ebbe la meglio sul rivale Louis d'Armagnac, duca di Nemours.
Da ricordare le lotte contadine guidate da Giuseppe Di Vittorio, che consentirono il riconoscimento di maggiori diritti ai lavoratori della terra e il famoso 50% ai mezzadri, nonché una forte affermazione del ruolo sindacale in Italia.
Cerignola è sede vescovile della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano[4].