Cesare Cantù
storico, letterato e politico italiano (1804-1895) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Cesare Ambrogio Cantù[2] (Brivio, 5 dicembre 1804 – Milano, 11 marzo 1895) è stato uno storico, letterato, politico, archivista e scrittore italiano.
Cesare Cantù | |
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Ritratto autografo del Cantù | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | VIII, IX |
Collegio | Caprino Bergamasco |
Sito istituzionale | |
Deputato del Regno di Sardegna | |
Legislatura | VII |
Collegio | Almenno |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Professione | Letterato, storico, pubblicista e giornalista[1] |
Firma |
Deputato al parlamento dal 1860 al 1867, fu il fondatore dell'Archivio storico lombardo e presidente onorario della SIAE[3]. Letterato legato all'area romantica e al cattolicesimo, il Cantù fu autore di numerosi romanzi (tra i quali spicca Margherita Pusterla), di saggi storici (Storia Universale e Grande illustrazione del Lombardo Veneto) e di storiografia letteraria (Ragionamenti per servire di commento ai Promessi Sposi; Storia della letteratura italiana). Dal 1873 fino alla sua morte fu Direttore dell'Archivio di Stato di Milano, organizzandolo e trasportandone la sede nell'ex Collegio Elvetico/Palazzo del Senato.