Cinque Terre Sciacchetrà
vino DOC ligure / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il Cinque Terre Sciacchetrà è un vino DOC la cui produzione è consentita in alcuni comuni della provincia della Spezia.[1]
Cinque Terre Sciacchetrà | |
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Dettagli | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Resa (uva/ettaro) | 9q |
Resa massima dell'uva | 35,0% |
Titolo alcolometrico naturale dell'uva | 10,5% |
Titolo alcolometrico minimo del vino | 13,5% |
Estratto secco netto minimo | 23,0 g/l |
Riconoscimento | |
Tipo | DOC |
Istituito con decreto del | 1973 |
Vitigni con cui è consentito produrlo | |
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MiPAAF - Disciplinari di produzione vini[1] |
A proposito del nome vi è qualche incertezza fra «Sciachetrà» e «Sciacchetrà»; il secondo termine è però quello trascritto nell'attuale disciplinare[1] e nell'intestazione del «Consorzio dello Sciacchetrà».[2]
Si tratta di un vino passito prodotto nelle Cinque Terre da uve che provengono dai celebri terrazzamenti. Oltre a vantare una storia millenaria [3] e ad essere conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata, inoltre negli ultimi anni è stato riconosciuto come presidio Slow Food.
Il termine "Sciacchetrà" (o Sciachetrà), con cui è commercializzato e ormai ovunque conosciuto, è attestato soltanto verso la fine dell'Ottocento. Pare che uno dei primi a utilizzarlo sia stato il pittore macchiaiolo Telemaco Signorini, il quale, nel suo scritto di memorie Riomaggiore, ricordando le tante estati trascorse nel borgo delle Cinque Terre, afferma che «in settembre, dopo la vendemmia, si stendono le migliori uve al sole per ottenere lo sciaccatras».