Collezione d'Avalos
raccolta di opere d'arte / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La collezione d'Avalos è stata una collezione di opere d'arte nata ed appartenuta alla nobile famiglia spagnola dei d'Avalos durata dal XVI al XIX secolo.[1]
La collezione nacque nel Cinquecento con Alfonso II, marchese di Pescara, e perdurò fino ai primi anni del XIX secolo con l'ultimo mecenate di famiglia Alfonso V d'Avalos.[1] Gran parte della raccolta fu smembrata nel corso degli anni, dove furono venduti alcuni dei pezzi più preziosi, fino a quando ciò che ne restava non confluì nel 1862 interamente nella Pinacoteca di Napoli.[1]
La collezione, che comunque si componeva di opere eterogenee, includeva pitture di Tiziano, di cui i ritratti di alcuni esponenti della famiglia, opre di fiamminghi, arazzi dei tessitori Bernard van Orley, Jan e William Dermoyen, che eseguirono la preziosa serie della Battaglia di Pavia, ed infine tele del Seicento napoletano, prettamente a tema mitologico e letterario, di Pacecco De Rosa, Andrea Vaccaro e Luca Giordano.[1]
Si tratta di una delle più importanti collezioni d'arte della Napoli del XVII secolo, assieme a quella Filomarino, Vandeneynden e Roomer.