Comunisti Organizzati per la Liberazione Proletaria
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I Comunisti Organizzati per la Liberazione Proletaria (COLP) erano un gruppo nato dallo scioglimento dell'organizzazione comunista combattente Prima Linea.
Questa organizzazione, durante il convegno di Barzio del 1981, decise la fine della propria esperienza ma nella stessa occasione diede vita a una nuova organizzazione che si prefiggeva di ridare la libertà a quelli che erano i compagni in carcere, come passaggio indispensabile per poter chiudere con l'esperienza della lotta armata. Tra le attività terroristiche si ricorda un attentato presso il Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano, maturato nel clima teso determinatosi dopo l'invasione israeliana del Libano, e che ebbe luogo nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1982[1]. L'esperienza ebbe breve vita e si chiuse con l'arresto di quasi tutti gli aderenti nell'anno successivo (1982).
Tra le azioni rivendicate si ricordano la liberazione dal carcere di Frosinone di Cesare Battisti e quella di quattro detenute dal carcere di Rovigo. Nel gennaio 1982, un nucleo dei COLP incappato in un posto di blocco dopo una rapina ingaggiava un conflitto a fuoco durante il quale caddero Lucio di Giacomo e i carabinieri Euro Tarsilli e Giuseppe Savastano. Bruno Ghirardi, già militante dei COLP e condannato a 22 anni, verrà arrestato di nuovo nel 2007 in quanto membro del Partito Comunista Politico-Militare.