Convenzione dell'Aia (1954)
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La Convenzione per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato è un trattato internazionale stipulato all'Aia il 14 maggio 1954[1].
Convenzione dell'Aia | |
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Firma | 14 maggio 1954 |
Luogo | L'Aia |
Efficacia | 7 agosto 1956 (art. 33) |
Firmatari originali | K. Bünger Juan Teixidor Alfred Stirling Marcel Nyns Vladimir Zak |
Firmatari successivi | 80 |
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Nella convenzione viene usata per la prima volta l'espressione "beni culturali"[2] che sono considerati un bene appartenente a tutta l'umanità e non soltanto ad una delle fazioni che prendono parte al conflitto.[3]
Scopo della convenzione è quello di tutelare i beni culturali durante una guerra o un conflitto armato per preservarli da distruzione, furto o saccheggio. Sono definiti come "beni culturali" i "beni mobili o immobili di grande importanza per il patrimonio culturale dei popoli".
Le indicazioni fornite dalla convenzione vennero integrate da due successivi protocolli, uno del 1954[4] e uno del 1999[5]. I tre accordi sono parte del diritto internazionale umanitario affiancandosi alle normative sulla tutela delle persone civili durante i conflitti. Nella convenzione e nei successivi protocolli, oltre alla tutela dei beni culturali durante un conflitto armato, vengono fornite indicazioni sulla messa in sicurezza degli stessi in tempo di pace. Nel giugno 2018 i paesi firmatari della convenzione del 1954 erano 132, i firmatari dei protocolli del 1954 e del 1999 rispettivamente 109 e 77.