Corte costituzionale (Italia)
organo di garanzia costituzionale della Repubblica Italiana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Corte costituzionale della Repubblica italiana?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
La Corte costituzionale, nell'ordinamento italiano, è il più importante organo di garanzia costituzionale[3].
Corte costituzionale | |
---|---|
Palazzo della Consulta, sede della Corte costituzionale. | |
Stato | Italia |
Tipo | Organo di garanzia costituzionale |
Istituito | 1948 |
Operativo dal | 1955 |
Presidente | Augusto Barbera (dal 12 dicembre 2023) |
Nominato da |
|
Durata mandato | 9 anni |
Bilancio | 56,5 milioni di euro (previsione 2020)[1] |
Impiegati | 302 [1][2] |
Sede | Roma, Palazzo della Consulta |
Indirizzo | Piazza del Quirinale, 41 00187 Roma |
Sito web | cortecostituzionale.it |
I suoi compiti sono di:
- verificare la conformità alla Costituzione delle leggi, statali e regionali, e degli atti aventi forza di legge (controllo di legittimità costituzionale);
- dirimere conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato, tra lo Stato e le regioni e tra le Regioni stesse;
- giudicare sulle accuse promosse nei confronti del Presidente della Repubblica;
- verificare l'ammissibilità dei referendum abrogativi.
La Corte è costituita da quindici giudici, la cui elezione spetta a diversi organi: cinque sono scelti dal Parlamento, cinque dal Presidente della Repubblica e cinque da tre collegi di cui fanno parte le più importanti magistrature. Inizialmente il loro mandato durava dodici anni, poi ridotti a nove. I giudici della Corte eleggono uno di loro Presidente della Corte costituzionale, con funzioni di coordinamento e mandato triennale. Dal 12 dicembre 2023, il presidente è Augusto Barbera.
Sebbene prevista dalla Costituzione italiana del 1948[3], la Corte era stata oggetto di dubbi da parte di diversi membri della Costituente, perplessi davanti alla capacità di un ristretto collegio di cassare leggi già emesse in Parlamento; la Costituzione lasciava dunque spazio a leggi ordinarie successive che determinassero il funzionamento della Corte[4]. Queste vennero emesse nel 1953[5][6]. Un ulteriore ritardo alla sua inaugurazione fu dovuto all'alto quorum richiesto per l'elezione dei cinque giudici scelti dal Parlamento, così che la Corte costituzionale trovò attuazione solo nel 1955 e tenne la sua prima udienza nel 1956[7][8].
È nota anche con il nome informale di Consulta a causa della sua sede, il palazzo della Consulta, a Roma.