Corte d'amore
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Le corti d'amore, o cours d'amour, strettamente legate all'istituzione della cavalleria[1] e all'amor cortese, erano "giochi" di corte medievali nel corso dei quali, in un'organizzazione ricalcata sull'istituzione giudiziaria, venivano discusse diritti e doveri inerenti a questioni d'amore. Nella fattispecie potevano chiamarsi tribunali d'amore[1], in quanto tale istituzione giudicante poggiava su un vero e proprio codice normativo e penale sui generis[2], con giudizio finale o "arresto", da dove venivano comminate possibili sanzioni e pene per i trasgressori. Tutto quello che infine costituisce e distingue il carattere della passione cavalleresca di quell'epoca, come scrive il Ferrario, lo troveremo espresso...
«... nelle Corti d'Amore, in que' tribunali più severi che terribili, in cui la bellezza esercitando un potere ch'era ad essa attribuito dalla cortesia e dall'opinione, profferiva sentenza sull'infedeltà od incostanza degli amanti, sui rigori o sui capricci delle loro belle, e con un'influenza tanto dolce quanto irresistibile, affinava ed annobiliva a vantaggio dell'incivilimento, de' costumi, dell'entusiasmo cavalleresco quell'impetuoso e tenero sentimento...»