Danza dell'addome
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La danza dell'addome è un termine usato in apicoltura e in etologia per una particolare danza a forma di otto delle api. Con l'esecuzione di questa danza, i cui movimenti sono perfettamente codificati, l'ape operaia può comunicare alle compagne preziose informazioni su natura, posizione e grado di interesse di una risorsa che ha scoperto, come fiori da nettare e polline, sorgenti d'acqua o nuovi siti per la nidificazione. Tale danza è quindi il meccanismo con il quale le api possono reclutare altre api del loro alveare per la raccolta di risorse.[1][2]
Si pensava che le api avessero due distinte danze di reclutamento, la danza circolare e la danza dell'addome, per indicare rispettivamente obiettivi vicini e lontani.[3] Quando la distanza tra la risorsa e l'alveare aumenta, la danza circolare si trasforma in variazioni di una danza di transizione, che a sua volta, quando la distanza è ancora maggiore, si trasforma nella danza dell'addome.[4] Nel caso di Apis mellifera ligustica Il cambio dalla danza circolare a quelle di transizione avviene per distanze della risorsa dall'alveare di circa 20 metri e il cambio dalle danze di transizione a quella dell'addome per distanze di circa 40 metri.[4] Tuttavia ci sono analisi di parametri comportamentali delle danze rispetto alla distanza dell'obiettivo che fanno pensare che non ci sia una distinzione così netta fra i due tipi di danza. Per esempio, anche per piccole distanze, la danza circolare può contenere elementi della danza dell'addome, come una parte con agitazione dell'addome contenente informazioni su direzione e distanza della risorsa.[5][6] Di conseguenza è stato suggerito di considerare i due tipi di danza come gli estremi di una transizione continua, quindi le api hanno un solo tipo modulabile di danza di reclutamento e viene chiamata con il termine danza dell'addome.[5]
L'etologo austriaco Karl von Frisch fu uno dei primi a interpretare il significato della danza dell'addome.[3]