Dawudi Bohora
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I Dāwūdī Bohorā (Urdu داؤدی بوہرہ; in arabo بهرة داودية ?) costituiscono una setta dello Sciismo ismailita islamico. Mentre i Dawudi Bohra sono basati in India, la loro fede si sviluppò originariamente in Yemen, dove si articolò a partire dall'esperienza dell'Ismailismo fatimide, subendo in seguito persecuzioni a causa delle differenze col sistema sunnita che portarono la comunità a cercare rifugio in India.
Ismailismo Dawudi Bohora | |
Pertinenza | Ismailismo |
Moschea principale | India |
Numero di membri | 1 milione (2007) |
Data di creazione | 1000 d.C. circa |
Fondatore | Tayyib |
Dopo l'Occultamento (ghayba ) del loro 21º Imam, Tayyib, la comunità si affidò ai Dāʿī, rappresentanti dell'Imam nascosto, e questo sistema dura tuttora. La stessa parola Bohorā deriva dalla parola gujarati vehwahar ("commerciante"), mentre il termine Dāwūdī si riferisce al sostegno accordato a Dawud Bin Qutubshah nella disputa del 1592 che divise ulteriormente la setta dei Tayyibiti, creando i Dāwūdī Bohorā.
I fedeli sono circa 1 milione in tutto il mondo, la maggioranza dei quali risiede in India. Vi è anche una cospicua minoranza a Karachi, nel Sindh (Pakistan), molti dei quali originariamente rifugiati in seguito alla cruenta separazione nel 1947 tra India e Pakistan, successiva all'indipendenza del sub-continente dal Raj britannico. Vivendo all'interno della maggioranza islamica pakistana, la comunità dei Bohorā è stata profondamente influenzata dal prevalente Sunnismo. Esiste anche una significativa diaspora in Paesi del Vicino e Medio Oriente, in Europa, in Nordamerica e nell'Estremo Oriente.
I Dāwūdī Bohorā, oltre alle lingue dei Paesi in cui essi risiedono, hanno un loro proprio linguaggio, definito Lisān al-Dāʿwa ("lingua della Dāʿwa") che è scritto in Medio-Persiano (il persiano d'età sasanide), con contributi dell'Urdu, del Gujarati e del moderno Farsi. La comunità Dāwūdī Bohorā è nota per i suoi vari progetti filantropici (costruzione di ospedali, scuole e restauro di importanti monumenti architettonici musulmani, sunniti e sciiti.
Il leader spirituale della comunità è il Dāʿī l-Muṭlaq (in arabo داعي المطلق? "Propagandista occulto"). Attualmente è Mohammed Burhanuddin. Il Dāʿī costituisce il rappresentante terreno dell'"Imam nascosto".