De excidio Britanniae
sermone di Gildas del VI secolo che tratta della Britannia post romana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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De excidio Britanniae ("Sulla rovina della Britannia"; il cui titolo completo è De excidio et conquestu Britanniae ac flebili castigatione in reges, principes et sacerdotes[1]) è un sermone in tre parti in cui Gildas (VI secolo) condanna le azioni compiute dai suoi contemporanei in Britannia (l'odierna Gran Bretagna), accusandoli di essere la causa della disastrosa situazione in cui versava la Britannia post-romana. È una delle fonti più importanti per la storia della Britannia nei secoli V e VI, in quanto è l'unica fonte significativa di quel periodo, essendo l'autore quasi contemporaneo degli eventi narrati. Oggi si pensa che l'opera sia stata scritta nel primo quarto del VI secolo, o anche prima[2]
De excidio Britanniae | |
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Autore | Gildas |
1ª ed. originale | forse primo quarto del VI secolo o prima |
Editio princeps | Londra, Polidoro Virgili, 1525 |
Genere | orazione |
Sottogenere | sermone |
Lingua originale | latino |