Diagramma di uguale intensità sonora
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il diagramma di uguale intensità sonora, detto anche diagramma delle curve isofoniche, rappresenta in modo grafico, la media della risposta in frequenza dell'orecchio umano più giovane, sotto particolari condizioni descritte nella ISO 226:2023, e specifica le combinazioni dei livelli di pressione sonora e frequenze di toni puri continui, percepiti come ugualmente forti dagli ascoltatori umani.[1] In realtà, queste curve sono tratte dai dati di ascolto di persone giovani (18-25 anni), di suoni mofonici generati in un punto centrale di fronte all'ascoltatore.
Il livello di intensità del volume, in phon, del suono misurato, è quindi uguale al livello di pressione sonora, in decibel (dB SPL), del suono di riferimento (tono sinusoidale a 1 000 Hz), regolato al di sopra del livello di soglia standard (la soglia di udibilità minima). Così, al variare della frequenza, rispetto a quella di riferimento, la pressione acustica dei vari toni sinusoidali ascoltati, disegna le varie curve di sensibilità che l'ascoltatore percepisce nei test: per definizione, due onde sinusoidali di frequenza differente, hanno lo stesso volume se sono percepite alla medesima intensità, da una persona senza particolari problemi uditivi (otologicamente normale).
In onore dei primi sperimentatori della sensazione uditiva (1933)[2][3], a questi diagrammi ci si può riferire anche col nome di "audiogramma normale di Fletcher e Munson"[4], ma solo storicamente, perché da tanti anni ormai questa denominazione sarebbe scorretta, in quanto le curve sono state ridefinite più correttamente nel 1986 (es: Fastl e Zwicker - ISO226:1986) e poi dal più aggiornato standard internazionale (ISO 226:2003 e poi 2023), basato su dati sperimentali ottenuti in diverse nazioni.