Discussioni utente:Outer root/Deleted 08
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Faccio parte di questa comunità da due anni (il 7 giugno).
1. Prima versione
2. Versione con i babelfish (oggi censurata)
3. Versione con il Wikilove
4. Prima Wikipausa
5. Outer_root is back
6. Outer_root is gone
Nel corso di questi due anni, ho sempre cercato di fornire contributi attendibili e di mantenere una "credibilità wikipediana". All'inizio, per quanto curassi che le informazioni che inserivo nelle voci fossero verificate e consistenti, tuttavia non sentivo la necessità di citare le fonti da cui quelle informazioni erano estratte. Perlomeno, non avvertivo questa esigenza così come la avverto oggi, cioè come un vero e proprio obbligo. D'altra parte bisogna anche considerare che, due anni fa, "erano altri tempi", da questo punto di vista. La mia impressione è che le politiche sull'uso delle fonti abbiano animato una discussione perenne, su it.wiki, senza però concretizzarsi in maniera chiara in una politica univoca. Ciò, d'altronde, è molto comune su wiki, dove può accadere che le discussioni riguardanti le policy si trascinino per mesi e mesi senza una vera conclusione. Fa parte del modello.
Oltretutto, sulle politiche sull'uso delle fonti, si espressero, a suo tempo, alcune wiki-colonne in favore di una certa tolleranza, relativamente alle omesse citazioni. Sia come sia, progressivamente si sta convergendo verso una sempre maggiore richiesta di citazioni, e questo a mio avviso è un bene; non siamo ancora a livello di en.wiki, tuttavia la direzione intrapresa mi sembra quella giusta.
È implicito nel modello del wiki la possibilità che le informazioni siano approssimative, o addirittura generiche. Spesso i contributi sono ben scritti e ottimamente corredati di riferimenti bibliografici o sitografici; altre volte, invece, le frasi immesse in voci molto popolari risultano mutuate dal senso comune o dal "sentito dire". Quest'ultimo tipo di contributi non implica necessariamente una cattiva fede da parte del contributore; molto spesso il senso comune dà per scontate un sacco di cose, ed è probabile che un ragazzino che, giustamente, si entusiasma agli edit su voci comuni, inserisca informazioni solo perché le ha sentite raccontare, un po' come accade nelle conversazioni fra coetanei oppure in famiglia.
Perché, dunque, non agire come si fa nelle pubblicazioni scientifiche, dove, quando si cita un precedente esperimento, bisogna inserire il riferimento bibliografico? Ciò comporterà un po' di lavoro in più, ma sicuramente fornirà una maggiore precisione dei testi, oltre a svolgere anche un compito pedagogico nei confronti dei contributori, la maggior parte dei quali è di giovane età e probabilmente potrebbe ricevere un indirizzo formativo utile, dalla richiesta delle fonti.
Sia ben chiaro che la citazione delle fonti comporta, a sua volta, una lunga serie di implicazioni. Infatti, non basta citare una fonte per garantire l'attendibilità. Chi è che verifica, infatti, che la fonte citata sia effettivamente corretta o addirittura esistente? Di più: chi stabilisce se la fonte stessa è attendibile? Le fonti vengono valutate sulla base del prestigio; ma il prestigio stesso è una variabile un po' evanescente e rischia di ripristinare, in tempi moderni, l'aristotelico ipse dixit. Stabilire che una fonte è autorevole sulla base di un impulso culturale è a sua volta un aspetto opinabile, perché comporta il rischio di infiltrazioni da parte di potentati economici interessati a controllare la ricerca per i propri fini commerciali.
Questi ultimi, comunque, sono aspetti ulteriori, che travalicano di gran lunga la semplice discussione sulla citazione delle fonti; con essi devono fare i conti la moderna ricerca e la discussione epistemologica, quindi siamo ben al di là della semplice citazione su una voce. Cominciamo a citare le fonti, poi vedremo il da farsi ;-)