Distretti dell'India
secondo livello di suddivisione territoriale indiana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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I distretti dell'India (zilla) costituiscono la suddivisione territoriale di secondo livello del Paese, dopo stati e territori; tuttavia, negli stati in cui sono contemplate le divisioni, i distretti rappresentano il terzo livello amministrativo.
Al 1º gennaio 2012 figurano 671 distretti; la facoltà di modificare i confini dei distretti, crearne di nuovi e unire quelli esistenti spetta ai governi degli stati di appartenenza.
Ogni distretto è a sua volta suddiviso in unità territoriali corrispondenti ai comuni e che possono assumere diverse denominazioni per ragioni storiche o amministrative. Queste denominazioni sono: taluk o taluka (Goa, Maharashtra, Kerala, Tamil Nadu e Karnataka), tehsil (Uttar Pradesh, Uttarakhand, Himachal Pradesh e Madhya Pradesh), mandal (Andhra Pradesh), mouza (Assam[1]).
I funzionari principali del distretto sono:
- Il Commissario Aggiunto o Magistrato Distrettuale o Ufficiale di Riscossione Distrettuale, funzionario del Servizio Amministrativo Indiano incaricato della raccolta e amministrazione dei tributi;
- il Sovrintendente di Polizia o Commissario Aggiunto di Polizia, funzionario appartenente al Servizio di Polizia Indiano responsabile del rispetto della legge e del mantenimento dell'ordine;
- il Conservatore Aggiunto Forestale, funzionario appartenente al Servizio Forestale Indiano incaricato della gestione delle foreste, dell'ambiente e della fauna del distretto.
Ogni distretto prende nome dal suo capoluogo, alcuni vi aggiungono anche un nome tradizionale.