Ecce homo. Come si diventa ciò che si è
opera filosofica scritta da Friedrich Nietzsche / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Ecce homo. Come si diventa ciò che si è (Ecce homo. Wie man wird, was man ist) è un'opera filosofica autobiografica di Friedrich Nietzsche scritta nel 1888, durante il periodo in cui il filosofo visse a Torino. In Ecce homo, Nietzsche ripercorre le sue opere passate, di cui molti capitoli riportano il titolo, e corregge molte delle idee espresse in passato, rivedendole anni dopo.
Ecce homo. | |
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Titolo originale | Ecce homo. Wie man wird, was man ist |
Autore | Friedrich Nietzsche |
1ª ed. originale | 1888 |
Genere | saggio |
Sottogenere | filosofico, autobiografico |
Lingua originale | tedesco |
Qui Nietzsche concretizza ancora una volta il valore dicotomico che contraddistingue la sua intera opera filosofica: descrive e rivede la sua vita sotto i brucianti chiaroscuri dello spirito dionisiaco e del nichilismo passivo. In questo senso finirà l'autobiografia con una domanda: "Cristo o Dioniso?", vedendo nel cristianesimo la negazione dei valori vitali dell'Oltreuomo (Übermensch).
Paradossale, Ecce homo è il tentativo di scardinare, con le sue iperboli, la mentalità più prettamente puritana dell'Europa di quel periodo. Infatti, per evitarne una "scandalosa" esegesi, dai più venne semplicemente scartato come opera di un folle, nonostante abbia avuto tra i suoi estimatori anche Sigmund Freud, che esortò i suoi colleghi, in una delle riunioni della neonata società di Psicologia, a non trascurarlo e a vederne la profonda e sconvolgente lucidità.