Economia del Ghana
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L'economia del Ghana si basa principalmente sull'agricoltura e lo sfruttamento delle risorse minerarie. Il PIL si aggira intorno ai 7.000.000 USD (dato del 2003), pari a 370 USD procapite, uno dei valori più bassi del mondo.
Il paese conobbe un periodo di fortissima crisi negli anni ottanta, che portò alla svalutazione della moneta ghanese, alla privatizzazione di molte attività precedentemente statali, e all'aumento del prezzo dei prodotti agricoli.
L'agricoltura contribuisce per oltre il 30% al PIL del Ghana, e occupa oltre il 60% della forza lavoro. Fra i prodotti agricoli da esportazione predomina il cacao, coltivato soprattutto da piccole aziende agricole della regione dell'Ashanti. Importanti sono anche la coltivazione di caffè, tabacco, arachidi, olio di palma, cocco e frutta tropicale. Nel sudovest si coltiva anche il caucciù.
A sud est piantagioni Firestone
I prodotti agricoli venduti sul mercato interno (coltivati soprattutto al sud) includono manioca, olio di palma, igname, arachidi, cotone, mais, miglio, sorgo e riso.
La pesca ha subito una discreta espansione dagli anni Sessanta. Una buona parte del pescato proviene dai corsi d'acqua interni.
Consistenti sono le risorse minerarie. Ricchi sono i giacimenti di diamanti, oro, argento, ferro, manganese e bauxite, dalla quale si ricava l'alluminio. Sono inoltre presenti piccole quantità di petrolio e gas naturale. Molte sono le segherie, i laboratori dove si fabbricano mobili e gli impianti poligrafici. Si producono sigarette, birre, bevande di ogni genere e oli commestibili.
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