Elezioni primarie del Partito Repubblicano del 2016 (Stati Uniti d'America)
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Le elezioni primarie del Partito Repubblicano statunitense del 2016 si sono tenute tra i mesi di febbraio e giugno dello stesso anno, in vista delle elezioni generali di novembre.
Primarie presidenziali del Partito Repubblicano del 2016 | ||||||
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Stato | Stati Uniti | |||||
Tipo | Elezioni primarie del Partito Repubblicano | |||||
Data |
1º febbraio-7 giugno (elezioni popolari) 18-21 luglio (convention) | |||||
Candidati | ||||||
Voti | 14.015.993[N 1] 44,95% |
7.822.100[N 1] 25,08% |
3.515.576[N 1] 11,33% | |||
Delegati | 1 441 / 2 472 |
551 / 2 472 |
173 / 2 472 | |||
Vittorie per Stato | ||||||
Candidato presidente del Partito Repubblicano | ||||||
Donald Trump | ||||||
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Così come l'elezione presidenziale, anche le primarie prevedono un'elezione semidiretta: in ogni Stato vengono eletti dei cosiddetti delegati, in base al proprio dichiarato sostegno ai vari candidati, che si aggiungono ad una minoranza di delegati slegati dal voto popolare. Nel mese di luglio 2016 i delegati eleggeranno formalmente il candidato del partito alla Presidenza.
In una competizione affollata da ben diciassette candidati presenti nei primi mesi di campagna elettorale, molti si sono ritirati in prossimità e dopo l'inizio delle votazioni, delusi dal misero consenso popolare. Col ritiro anche degli ultimi due candidati che provarono a coalizzarsi contro di lui - il senatore del Texas Ted Cruz e il governatore dell'Ohio John Kasich - dal 3 maggio 2016 il ricco imprenditore Donald Trump, dopo la nuova, netta vittoria nelle primarie in Indiana, è il candidato presuntivo scelto del Partito Repubblicano per concorrere a diventare il prossimo Presidente degli Stati Uniti d'America[1][2].