Emerico Lobo de Mesquita
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José Joaquim Emerico Lobo de Mesquita (Vila do Príncipe, 12 ottobre 1746 – Rio de Janeiro, maggio 1805) è stato un organista e compositore brasiliano.
La sua vita è poco conosciuta e male documentata. Visse nell'epoca della fioritura della regione di Minas Gerais, in seguito alla scoperta di oro e pietre preziose.
Tutta la sua produzione conosciuta è nel campo della musica sacra. Operò principalmente presso le confraternite religiose, suonando l'organo nelle chiese, dirigendo orchestre e producendo composizioni liturgiche per le feste della Chiesa. Il suo stile, come fu la regola nella regione nella sua epoca, è un amalgama originale di riferimenti rinascimentali, barocchi e classicisti, con predominio di questi ultimi.
Le sue composizioni continuarono a essere apprezzate dopo la sua morte all'interno di circoli ristretti e fino alla metà del XX secolo, fu ricordato principalmente come esimio organista, ma alcune composizioni non smisero mai di essere eseguite dalle orchestre tradizionali della sua regione.
A partire dagli anni 1940 cominciò il recupero della sua opera da parte della critica, ma ancor oggi vi sono molte lacune nella comprensione della sua arte e del suo percorso. Del totale della sua produzione, stimato in cerca 500 composizioni, ne restano meno di 90, molte di attribuzione dubbia. Sopravvivono pochi manoscritti autografi.
È patrono del seggio numero 4 dell'Accademia brasiliana di musica,[1] ed è considerato uno dei grandi esponenti, se non il maggiore, della cosiddetta Scuola di Minas Gerais, e uno dei nomi più prestigiosi della musica colta brasiliana di tutto il periodo coloniale.