Guerra civile sasanide del 589-591
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La guerra civile sasanide del 589-591 fu un conflitto scoppiato nel 589 a causa della grande insoddisfazione dei nobili verso il governo di Ormisda IV. Le schermaglie si trascinarono fino al 591, terminando con il rovesciamento dell'usurpatore mehranide Bahram Chobin e la restaurazione della famiglia sasanide nel ruolo di autorità regnante in Persia.
Guerra civile sasanide del 589-591 | ||||
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Illustrazione iranica che mostra Cosroe II e Bahram Chobin impegnati in una battaglia | ||||
Data | 589-591 | |||
Luogo | Territori dell'impero sasanide | |||
Esito | Vittoria dei sostenitori di Cosroe II | |||
Modifiche territoriali | Cosroe II concede all'impero bizantino gran parte dell'Armenia e la sezione occidentale dell'Iberia | |||
Schieramenti | ||||
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Comandanti | ||||
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La causa della guerra civile va individuata nel rigido trattamento dello scià Ormisda IV riservato all'aristocrazia e al clero, da lui malviste e ritenute inaffidabili per via della grande ingerenza nelle politiche della corona nel passato. Alla lunga, questa politica innescò una grossa ribellione capeggiata da Bahram Chobin, mentre i due fratelli della nobile famiglia degli Ispahbudhan Vistahm e Vinduyih misero in atto un golpe contro di lui, provocando l'accecamento e, più tardi, la morte di Ormisda IV. Suo figlio, Cosroe II, ricevette in seguito la corona e salì alla massima carica.
Tuttavia, questo evento non arrestò l'insurrezione di Bahram Chobin, il quale dichiarò pubblicamente di voler ripristinare il governo partico nell'odierno Iran. Cosroe II fu infine costretto a fuggire nel territorio bizantino, dove strinse un'alleanza con l'imperatore Maurizio in funzione contraria a Bahram Chobin. Nel 591, Cosroe II e i suoi alleati romei invasero quanto conquistato da Bahram Chobin in Mesopotamia, riuscendo a batterlo con successo e a far sì che Cosroe II tornasse al trono. Constatata la situazione, Bahram Chobin decise di fuggire nel territorio in mano ai popoli turchi in Transoxiana, ma non molto tempo dopo fu assassinato o giustiziato su istigazione di Cosroe II.