Il ponte di Waterloo (film)
film del 1940 diretto da Mervyn LeRoy / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il ponte di Waterloo (Waterloo Bridge) è un film del 1940 diretto da Mervyn LeRoy con Vivien Leigh. È la seconda riduzione cinematografica dell'omonimo dramma di Robert E. Sherwood, già portato sullo schermo nove anni prima con il titolo La donna che non si deve amare. Questo remake, molto più famoso del primo, uscì nelle sale statunitensi lo stesso giorno (14 maggio 1940) in cui Rotterdam fu bombardata dalla Luftwaffe.
Il ponte di Waterloo | |
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Poster giapponese (1949) | |
Titolo originale | Waterloo Bridge |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1940 |
Durata | 108 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37:1 |
Genere | drammatico |
Regia | Mervyn LeRoy |
Soggetto | dall'opera teatrale di Robert E. Sherwood |
Sceneggiatura | S. N. Behrman, Hans Rameau, George Froeschel |
Produttore | Sidney Franklin |
Casa di produzione | Metro-Goldwyn-Mayer |
Fotografia | Joseph Ruttenberg |
Montaggio | George Boemler |
Musiche | Herbert Stothart |
Scenografia | Cedric Gibbons, Urie McCleary, Edwin B. Willis |
Costumi | Adrian, Gile Steele |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Considerato uno dei prototipi del melodramma hollywoodiano, il film proponeva una Vivien Leigh appena reduce dall'enorme successo di Via col vento e un Robert Taylor al massimo della sua forma, chiamato all'ultimo momento a sostituire Sir Laurence Olivier. Importante per il successo del film anche la colonna sonora (candidata all'Oscar così come lo splendido bianco/nero fotografato da Joseph Ruttenberg) e soprattutto il motivo principale Auld Lang Syne, noto in Italia come Valzer delle candele, tratto da un'antica canzone scozzese e usato tradizionalmente in tutti i paesi anglosassoni per dare l'addio all'anno che sta per terminare[1]. Il film fu un trionfo al botteghino e poté godere di una grande popolarità ovunque venisse proiettato.