Il tetto
film del 1956 diretto da Vittorio De Sica / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il tetto è un film del 1956[2][3] diretto da Vittorio De Sica, presentato in concorso al 9º Festival di Cannes.[4]
Il tetto | |
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Una scena del film | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1956 |
Durata | 101 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico |
Regia | Vittorio De Sica |
Soggetto | Cesare Zavattini |
Sceneggiatura | Cesare Zavattini |
Produttore | Vittorio De Sica, Marcello Girosi per V. De Sica Produzioni |
Distribuzione in italiano | Titanus |
Fotografia | Carlo Montuori |
Montaggio | Eraldo Da Roma |
Musiche | Alessandro Cicognini |
Scenografia | Gastone Medin |
Costumi | Fabrizio Carafa |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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È considerato uno degli ultimi del filone neorealista ed è l'ultimo film neorealista di Vittorio De Sica.[2] Il film documenta la crisi abitativa e il fenomeno dei baraccati e dell'autocostruzione a Roma, estremamente diffuso in quegli anni.[5][6]. Lo spunto cinematografico è la storia di una coppia di giovani sposi che cerca un tetto dove andare ad abitare:[7] il protagonista Natale Pilon è un giovane muratore sottoproletario emigrato insieme alla famiglia dal Veneto che vuole costruirsi una baracca abusiva ai margini di una borgata sulle sponde dell'Aniene.[8]