Data di morte di Gesù
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La data di morte di Gesù non è determinabile con precisione, in quanto le indicazioni presenti nei documenti a disposizione, a partire dai Vangeli, non sono sufficienti.
I quattro evangelisti concordano nel dire che Gesù morì di venerdì durante le festività collegate alla Pasqua ebraica (Pesach), ma mentre i vangeli sinottici affermano che Gesù morì il giorno di Pesach (15 Nisan), il Vangelo secondo Giovanni colloca la morte di Gesù al giorno precedente, il giorno di preparazione alla Pasqua (14 Nisan). Inoltre gli evangelisti non indicano l'anno. Anche in merito all'ora in cui Gesù venne crocifisso, il Vangelo di Giovanni si discosta dal sinottico Marco: infatti secondo il Vangelo di Marco[1] la crocifissione fu alle 9 di mattina, mentre invece, secondo quello di Giovanni[2], avvenne successivamente al mezzogiorno, ovvero oltre tre ore dopo.[3][4][5]
Tra le possibili date proposte dai biblisti le più citate sono il 7 aprile 30, il 27 aprile 31, o il 3 aprile 33[Nota 1]; in particolare, se si accettano le indicazioni di Giovanni, tra queste sembra doversi scegliere la terza.
Tutti e quattro i vangeli, infatti, sono concordi che il giorno della settimana della crocifissione di Gesù è stato un venerdì. Per il calendario religioso ebraico il primo giorno dell'anno, 1 di Nisan, non può essere un venerdì. Dato che il 15 di Nisan ha lo stesso giorno della settimana dell'1, anche questo non può cadere di venerdì. Se ne deduce, quindi, che dei quattro vangeli quello di Giovanni sembra riportare le informazioni corrette e che quindi Gesù sia stato crocifisso il giorno 14 di Nisan. Tra gli anni 26 e 36, gli anni del mandato di Ponzio Pilato, vi sono solo i seguenti giorni in cui il 14 di Nisan è caduto di venerdì:
- il 15 aprile dell'anno 29 per il calendario giuliano;
- il 7 aprile dell'anno 30 per il calendario giuliano;
- il 3 aprile dell'anno 33 per il calendario giuliano;
- il 30 marzo dell'anno 36 per il calendario giuliano;
Delle tre date proposte dai biblisti soltanto due (7 aprile 30 e 3 aprile 33) sono dunque conformi alle indicazioni del Vangelo di San Giovanni.