Intergruppo (Parlamento europeo)
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Un intergruppo è formato da membri del Parlamento europeo, di qualsiasi partito o commissione, con l'obiettivo di ritrovarsi in assemblee informali per lo scambio di opinioni su argomenti particolari, e di promuovere la comunicazione tra i membri del parlamento e il resto della società. Gli intergruppi non sono corpi parlamentari e non esprimono l'opinione del Parlamento.
Svolgono sia un lavoro parlamentare (redazione di interrogazioni parlamentari, risoluzioni, dichiarazioni, report, ecc.) che non parlamentare (organizzazione e partecipazione ad eventi, redazione di articoli, lettere, comunicati stampa, newsletter, ecc.).[1]
In Europa gli intergruppi sono soggetti a regole interne, adottate dalla conferenza dei presidenti del Parlamento il 16 dicembre 1999 (consolidato il 3 maggio 2004, emendato il 14 febbraio 2008 e il 12 aprile 2012), che descrivono le condizioni sotto le quali all'inizio di ogni mandato parlamentare si possono formare gli intergruppi e le loro regole operative.[2]
I coordinatori degli intergruppi devono dichiarare ogni finanziamento che l'intergruppo riceve, applicando gli stessi criteri per i membri come individui. La dichiarazione deve essere aggiornata ogni anno e viene inserita in un registro tenuto dai questori del Parlamento.[3]
Nel panorama europeo ha avuto una certa risonanza mediatica il cosiddetto club del coccodrillo, fondato nel 1980 da Altiero Spinelli per promuovere la riforma delle costituzioni comunitarie.[4]
Sull'effettiva rilevanza degli intergruppi ci sono visioni diverse.[5]