La spigolatrice di Sapri
poesia di Luigi Mercantini / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La spigolatrice di Sapri è una poesia di Luigi Mercantini scritta nel 1858, ispirata alla fallita spedizione di Sapri guidata da Carlo Pisacane (1857), che avrebbe avuto lo scopo di innescare una rivoluzione antiborbonica nel Regno delle Due Sicilie.
La spigolatrice di Sapri | |
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La statua della Spigolatrice sullo scoglio dello Scialandro a Sapri | |
Autore | Luigi Mercantini |
1ª ed. originale | 1858 |
Genere | poesia |
Lingua originale | italiano |
Si tratta, insieme all'Inno di Garibaldi, di uno dei componimenti a cui la fama di Mercantini come cantore del Risorgimento è indissolubilmente legata.
Mercantini adotta l'innocente punto di vista di una lavoratrice dei campi, addetta alla spigolatura del grano, che per caso si ritrova ad assistere allo sbarco dei rivoluzionari, incontra Pisacane e se ne invaghisce; la donna parteggia quindi per i trecento e li segue in combattimento, ma finisce per assistere impotente al loro massacro da parte delle truppe borboniche.
Particolarmente conosciuto e citato, talora anche in forma parodiata o ironica, è il ritornello «Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti».
Presente nella sezione dedicata alla letteratura ottocentesca di molte antologie scolastiche italiane, La spigolatrice di Sapri è considerata una delle migliori testimonianze della poesia patriottica dell'epoca.