Lex comitialis
Tipo di legge romana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Lex comitialis (al plurale leges comitiales) è la legge romana in senso stretto, ossia quelle leggi che venivano promulgate attraverso una votazione delle assemblee, i "comitia", come suggerito dall'aggettivo comitialis. Durante la Repubblica romana le leges comitiales, dopo l'approvazione in Senato, venivano proposte alle assemblee da un magistrato, quale un console o, in altri casi, un pretore.
Lex comitialis | |
---|---|
Senato di Roma | |
Nome latino | Lex comitialis |
Leggi romane |
Inizialmente si differenziava dagli scita plebis (plebisciti), che erano i disegni di legge proposti dai tribuni della plebe. Attraverso le leges comitiales veniva in origine regolato soprattutto il diritto pubblico, mentre per lo più il diritto privato veniva cambiato attraverso gli scita plebis.
«Lex est quod populus iubet atque constituit; plebiscitum est quod plebs iubet atque constituit»
«La Legge è ciò che il popolo comanda e stabilisce. Il plebiscito è ciò che la plebe comanda e stabilisce.»
(Gaio, Istituzioni 1.3)
In seguito alla lex Hortensia de plebiscitis del 287 a.C., però, la differenza tra plebe e popolo, così come quella tra lex e scita plebis, si assottigliò sempre di più, al punto che alcuni giuristi romani arrivarono a identificare dei plebisciti come leggi.