Mahābhārata
poema epico dell'India e testo sacro della religione induista / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il Mahābhārata ([mɐɦaːˈbʱaːrɐtɐ]; devanāgarī: महाभारत, "La grande [storia] dei Bhārata" da intendersi come "La grande [storia] dei discendenti di Bharata"), conosciuto anche come Kṛṣṇaveda ("Veda di Kṛṣṇa"), è uno dei più grandi poemi epici (Itihāsa)[2] indiani assieme al Rāmāyaṇa.
Mahābhārata | |
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Illustrazione di una scena della battaglia di Kurukṣetra. Da un dipinto del XVIII secolo. | |
Autore | Vyāsa |
Periodo | A partire dal IV secolo a.C. fino al IV secolo d.C. |
Genere | poema epico |
Lingua originale | sanscrito |
«dharme cārthe ca kāme ca mokṣe ca bharatarṣabha
yad ihāsti tad anyatra yan nehāsti na tat kva cit»
«Per quanto riguarda il dharma, l'artha, il kāma e il mokṣa, o toro fra i Bhārata, ciò che qui c'è, lo si può trovare anche altrove; ma ciò che qui non si trova, non esiste in nessun luogo.»
(Mahābhārata, I,56, 33 ma anche XVIII,5,38 nella edizione detta "critica" della Bhandarkar Oriental Research Institute di Pune[1])
Seppur considerato nell'ambito di un'antica epopea, il Mahābhārata, come il Rāmāyaṇa, è inserito nella raccolta delle Smṛti, la cui lettura è tradizionalmente consentita a tutti gli hindū, ivi compresi gli appartenenti alla casta (varṇa) dei śūdra e alle donne. Conservando al suo interno (nel VI parvan) la Bhagavadgītā, risulta essere uno dei testi religiosi più importanti dell'Induismo, di cui intende compendiare l'intero scibile dei contenuti[3], per cui, a differenza del Rāmāyaṇa, il Mahābhārata tratta anche del mokṣa (la liberazione dal ciclo del saṃsāra).
«È in ogni caso evidente che, nella percezione degli hindū di ieri come di oggi, il Mahābhārata è portatore anzitutto di un messaggio spirituale: quello che trasmette il supremo segreto capace di trasformare l'agire umano da fonte di un insolubile legame con la sofferenza a strumento di emancipazione dal disagio del divenire.»
(Stefano Piano, in: Giuliano Boccali, Stefano Piano, Saverio Sani, Le letterature dell'India Torino, UTET, 2000, p. 164)
Composto originariamente in lingua sanscrita, nelle edizioni a noi pervenute, il Mahābhārata consta di più di 95 000 śloka (versi) nella versione detta "meridionale"; in oltre 82 000 versi nella versione detta "settentrionale", questa detta anche vulgata; in circa 75 000 versi nella versione ricostruita in epoca moderna, detta "critica"; più un'appendice (khila), l'Harivaṃśa[4], che ne fanno il poema epico più imponente non solo della letteratura indiana, ma dell'intera letteratura mondiale[5].