Matrimonio indù
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Il matrimonio indù si chiama Vivaha (in lingua sanscrita विवाह[1]) e la cerimonia nuziale vivaah sanskar nell'India del nord e kalyanam (generalmente) nel sud dell'India.[2][3] Gli induisti attribuiscono molta importanza al matrimonio. Le cerimonie sono molto colorate e le celebrazioni possono durare anche diversi giorni. Le case dello sposo e della sposa - ingresso, porte, pareti, pavimenti, tetto - sono talvolta decorate con palloncini colorati e altre decorazioni.[4]
I rituali e lo svolgimento di un matrimonio indù possono variare notevolmente. Tuttavia, ci sono alcuni riti fondamentali comuni - Kanyadaan, Panigrahana e Saptapadi, che sono rispettivamente, addio alla figlia da parte del padre, tenere volontariamente la mano vicino al fuoco a significare l'unione e fare sette giri e ad ognuno di essi una promessa vicendevole prima di raggiungere il fuoco.[5] La cerimonia del matrimonio indù, nel suo nucleo, è essenzialmente un rituale yajña vedica. Il testimone principale di un matrimonio indù è il dio fuoco (o il fuoco sacro) Agni, alla presenza di familiari e amici.[6] La cerimonia è tradizionalmente del tutto, o almeno in parte, in sanscrito considerato dagli indù come la lingua delle cerimonie sacre. Viene comunque normalmente usata anche la lingua locale della sposa e dello sposo. Questi rituali sono prescritti nel Gruhya sutra composto da vari Rishi: come Baudhāyana e Ashvalayana.
I rituali e le celebrazioni pre-matrimonio e post-matrimonio variano da regione a regione, secondo le preferenze o le risorse dello sposo, della sposa e delle loro famiglie. Essi possono durare da uno a più giorni. Le cerimonie pre-matrimonio includono il fidanzamento (vagdana o fidanzamento e lagna-Patra o dichiarazione scritta),[3] e l'arrivo del seguito dello sposo alla residenza della sposa, spesso sotto forma di corteo con danze e musica. Le cerimonie di post-matrimonio possono includere Abhishek, Anna Prashashan, Aashirvadah e Grihapravesa, l'accoglienza della sposa nella sua nuova casa. Il matrimonio segna l'inizio della fase Grihastha (padrone di casa) nella vita della nuova coppia.
In India, per legge e tradizione, nessun matrimonio indù è vincolante se non completato dal rituale dei sette giri e dai voti in presenza del fuoco (Saptapadi) con la sposa e lo sposo insieme.[7] Questa prescrizione comunque è molto discussa.[8]
Un matrimonio indù è regionalmente chiamato Thirumanam o kalyaanam(lingua tamil:திருமணம்-கல்யாணம்), Vivaham o kalyaanam(lingua malayalam:വിവാഹം - കല്യാണം), vivaha (lingua hindi: विवाह), (lingua bengali : বিবাহ), (lingua kannada: ಮದುವೆ (Maduve)), (lingua telugu: పెళ్లి (pelli), మనువు (manuvu), వివాహం (vivaaham), కళ్యాణం (kalyaanam)).