Mehmed Alì Pascià
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Mehmed Ali Pascià (Costantinopoli, 5 marzo 1815 – 7 settembre 1871) è stato un politico ottomano durante il periodo Tanzimat, meglio conosciuto come l'architetto dell'Editto di riforma ottomana del 1856, e per il suo ruolo nel Trattato di Parigi (1856) che pose fine alla guerra di Crimea. Âli Pascià era ampiamente considerato come uno statista abile e capace, e spesso accreditato per aver posticipato la dissoluzione dell'impero.
Mehmed Emin Aali Pascià | |
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CCIII Gran Visir dell'Impero Ottomano | |
Durata mandato | 7 agosto 1852 – 4 ottobre 1852 |
Monarca | Abdülmecid I |
Predecessore | Koca Mustafa Reşid Pascià (III mandato) |
Successore | Damat Mehmed Ali Pascià |
Durata mandato | 4 maggio 1855 – 1 dicembre 1856 |
Monarca | Abdülmecid I |
Predecessore | Koca Mustafa Reşid Pascià (IV mandato) |
Successore | Koca Mustafa Reşid Pascià (V mandato) |
Durata mandato | 11 gennaio 1858 – 8 ottobre 1859 |
Monarca | Abdülmecid I |
Predecessore | Koca Mustafa Reşid Pascià (VI mandato) |
Successore | Kıbrıslı Mehmed Emin Pascià (II mandato) |
Durata mandato | 6 agosto 1861 – 22 novembre 1861 |
Monarca | Abdul Aziz |
Predecessore | Kıbrıslı Mehmed Emin Pascià (III mandato) |
Successore | Keçecizade Mehmed Fuad Pascià (I mandato) |
Durata mandato | 11 febbraio 1867 – 7 settembre 1871 |
Monarca | Abdul Aziz |
Predecessore | Mütercim Mehmed Rüşdi Pascià (II mandato) |
Successore | Mahmud Nedim Pascià (I mandato) |
Dati generali | |
Firma |
Inizialmente ambasciatore in Europa, divenne ministro degli Esteri, presidente del consiglio e Gran Visir. Fu da sempre un convinto riformista e fuse l'impero ottomano in una salda unità.
Âli Pascià ha sostenuto uno stile di riforma occidentale per modernizzare l'impero, compresa la secolarizzazione dello stato e il miglioramento delle libertà civili. Ha lavorato per pacificare i movimenti nazionalisti e allo stesso tempo respingere gli aggressori stranieri che cercavano di indebolire il controllo ottomano. Ha sostenuto per un nazionalismo ottomano che avrebbe sostituito diverse lealtà etniche e religiose.
Dalle umili origini come figlio di un portinaio, Âli Pascià salì nei ranghi dello stato ottomano e divenne ministro degli Affari esteri per un breve periodo nel 1840, e di nuovo nel 1846. Diventò Gran Visir per alcuni mesi nel 1852, poi di nuovo ministro degli Esteri nel 1854.[1] Tra il 1855 e il 1871 si alternò tra i due lavori, ricoprendo infine la carica di ministro degli Esteri sette volte e di Gran Visir cinque volte nella sua vita.[2] Nel 1851 fu insignito dell'Ordine dell'Aquila Rossa, I Classe (per i non cristiani).
Massone, fu membro della Gran Loggia dei Liberi e Accettati Muratori di Turchia.[3]