Monte Saint Helens
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Il Monte Saint Helens o Monte Sant'Elena (in inglese Mount Saint Helens, noto altresì come Lawetlat'la dagli indigeni della tribù dei Cowlitz e Loowit o Louwala-Clough per i Klickitat) è uno stratovulcano attivo situato negli Stati Uniti, più in dettaglio nella contea di Skamania nel Washington.[1] Situato 83 km a nord-est di Portland e 158 a sud di Seattle, la sua denominazione si deve al diplomatico britannico Alleyne Fitzherbert, lord di St. Helens, un amico dell'esploratore George Vancouver che esplorò l'area alla fine del XVIII secolo.[1][2][3] Il cratere rientra nell'arco vulcanico delle Cascate, un segmento della cintura di fuoco del Pacifico.
St. Helens | |
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Veduta da Spirit Lake. Post 1982 | |
Stato | Stati Uniti |
Stato federato | Washington |
Altezza | 2 549 m s.l.m. |
Prominenza | 1 404 m |
Catena | Catena delle Cascate |
Ultima eruzione | 2008 |
Ultimo VEI | 2 (stromboliana/vulcaniana) |
Codice VNUM | 321050 |
Coordinate | 46°12′01″N 122°11′22″W |
Altri nomi e significati | Lawetlat'la (Cowlitz), Loowit o Louwala-Clough (Klickitat) |
Data prima ascensione | 1853 |
Autore/i prima ascensione | Thomas J. Dryer |
Mappa di localizzazione | |
Il monte St. Helens divenne famoso a fine Novecento per la sua spettacolare eruzione del 18 maggio 1980, l'evento vulcanico più mortale ed economicamente più distruttivo nella storia degli Stati Uniti.[4] A perdere la vita furono 57 persone, mentre andarono distrutti 47 ponti, 200 abitazioni, 24 km di ferrovie e 298 di autostrada.[5] Imponenti valanghe di detriti, innescate da un terremoto di magnitudo 5.1, generarono a loro volta un'eruzione laterale che ridusse l'elevazione della vetta della montagna da 2.950 a 2.550 m, lasciando un cratere ampio 1,6 km a forma di ferro di cavallo.[6][7] La valanga di detriti ammontava in termini di volume a 2,5 km³.[8] L'eruzione del 1980 segnò una grave crisi per gli ecosistemi terrestri, mentre, al contrario, quelli acquatici beneficiarono notevolmente delle quantità di cenere, in quanto consentì alle specie subacquee di riprodursi in tempi più rapidi. Sei anni dopo l'eruzione, la maggior parte dei laghi della zona sono tornati al loro stato normale.[9]
Dopo la sua eruzione del 1980, il vulcano ha fatto registrare un'attività vulcanica più o meno continua fino al 2008. I geologi prevedono che le future eruzioni si riveleranno più distruttive, poiché la conformazione dei duomi di lava richiederà più pressione perché possa avvenire l'eruzione.[10] Il Saint Helens resta oggi una popolare meta per gli escursionisti e viene scalato tutto l'anno. Nel 1982, si decise di istituire il monumento vulcanico nazionale dedicato alla vetta sotto l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan.
Il St. Helens è, assieme al Lassen Peak, l'unico vulcano ad aver eruttato all'interno degli Stati Uniti d'America contigui nel corso del XX secolo, e l'unico in assoluto nel XXI.