Napoleone (film 1927)
film storico francese di Abel Gance uscito nel 1927 / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Napoleone (Napoléon) è un film del 1927 diretto da Abel Gance ed è considerato un classico del cinema muto francese, fertile di innovazioni tecniche e linguistiche (sovraimpressioni, split screen, macchina da presa mobile, sistema Polyvision).[1]
Napoleone | |
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Albert Dieudonné in una scena del film | |
Titolo originale | Napoléon vu par Abel Gance |
Lingua originale | francese |
Paese di produzione | Francia |
Anno | 1927 |
Durata | 333 min (prima versione francese) Poi ridotti a 235 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,33:1 e 4,00:1 (ultimo rullo, girato in Polyvision - 3x1,33:1) film muto |
Genere | biografico, storico |
Regia | Abel Gance |
Soggetto | Abel Gance |
Sceneggiatura | Abel Gance |
Produttore | Consortium Westi (Ciné-France-Films), Films Wangeroff, Pathé Consortium, Film Abel Gance, Société Générale de Films |
Fotografia | Jules Kruger, Joseph-Louis Mundwiller (per le sequenze di Brienne e della Corsica), Léonce-Henri Burel, Nikolai Toporkoff |
Montaggio | Marguerite Beaugé, Abel Gance |
Effetti speciali | Walter Percy Day, Edward Scholl, Eugen Schüfftan (per un breve periodo), Nicolas Wilche, Paul Minine, Segundo de Chomón |
Musiche | Arthur Honegger, Carl Davis, Carmine Coppola |
Scenografia | Pierre Schildknecht (responsabile), Alexandre Benois (bozzetti), Georges Jacouty, Vladimir Meinhardt, Pimenoff, Alexandre Lochakoff (per un breve periodo) |
Costumi | Georges Charmy, Alphonse Sauvageau, M.me Augris, M.me Neminsky |
Trucco | Wladimir Kwanine, Boris de Fast |
Interpreti e personaggi | |
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Il ruolo di protagonista è affidato a Albert Dieudonné e all'attore bambino Vladimir Roudenko (Napoleone ragazzo). Grazie alla energetica e rivoluzionaria direzione del regista, i due attori offrirono quella che a detta di molti critici rappresenta una delle più memorabile interpretazioni nel cinema muto in un ruolo drammatico.[2] Il regista volle che il film fosse interamente dominato dalla personalità del protagonista, non solo nella trama della storia ma con un'insistenza ossessiva sui primi piani, come mai si era chiesto prima a degli attori.[3] Dieudonné e Roudenko dimostrarono entrambi una capacità eccezionale nel comunicare agli spettatori con una recitazione essenziale le emozioni, la determinazione e le passioni del protagonista.[4]