Nome di anno
formula di datazione nell'antica Mesopotamia / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il nome di anno è una formula di datazione mesopotamica, che rinvia all'usanza sumera di individuare ciascun anno di regno in base ad un'impresa o ad un evento particolarmente rilevante.[1] Il sistema dei nomi di anno, accanto ad altri metodi, fu in uso in Mesopotamia per circa 1000 anni, tra la metà del III millennio e la metà del II millennio a.C.[2]
Un tipico nome di anno consisteva in una frase che ricordava un certo evento ("L'anno in cui successe l'evento x" o "L'anno successivo all'anno in cui successe l'evento y"). Era l'autorità reale a decidere il nome di anno. Tra gli eventi scelti dai sovrani per identificare gli anni erano soprattutto le campagne militari, ma anche la costruzione o la ristrutturazione di mura o templi, lo scavo di canali, l'entrata in carica di sacerdoti o sacerdotesse (entum), la donazione di oggetti di culto e più raramente i matrimoni dinastici. Per lo più, ciascun anno era identificato da un evento occorso nell'anno precedente.[3][4][5][2]
Buona parte della moderna ricostruzione evenemenziale della storia del Vicino Oriente antico si deve alle liste di nomi di anno (a Babilonia) o dei limmu (funzionari eponimi assiri), che gli scribi preparavano per gli archivi reali.[5] Queste due forme di datazione appartengono alla tipologia della datazione secondo il nome, che, insieme alla datazione secondo il numero (anno di intronizzazione), compongono l'insieme dei modi in cui le popolazioni mesopotamiche individuavano gli anni. Tra le forme di datazione mesopotamiche quella del nome di anno è la più antica.[2]
L'espressione "nome di anno" (year-name in inglese; nom d'année in francese) è una moderna elaborazione degli storici, che non corrisponde al modo di intendere la cosa degli antichi, i quali non utilizzavano il termine šumum ('nome proprio'), ma piuttosto nîbum ('designazione').[6]