Omosessualità militare nell'antica Grecia
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Nell'antica Grecia, l'omosessualità all'interno delle forze armate era considerata, in genere, in maniera positiva, in quanto contribuiva fattivamente all'ethos del valore[1].
Anche se l'esempio principale e più famoso di ciò è il battaglione sacro tebano, un gruppo di soldati formato esplicitamente da amanti, vi sono conferme significative tratte anche dalla tradizione spartana dell'eroismo militare, in cui vigevano forti legami affettivi derivanti da rapporti omosessuali[2]. Vari autori antichi interpretavano il loro valore e coraggio dimostrato in guerra (ad esempio i 300 durante la battaglia delle Termopili) come dovuto e motivato da un legame omoerotico.
Si può avere la prova di tale pratica nella stessa Iliade di Omero, soprattutto nell'intimo rapporto esistente tra gli eroi achei Achille e Patroclo: anche se Omero non descrive esplicitamente l'esistenza d'un qualche rapporto sessuale tra i due uomini, già molti autori antichi l'avevano presto interpretata come una relazione amorosa.