Orode II
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Orode II, riportato anche nella versione Urud II (in partico 𐭅𐭓𐭅𐭃 Wērōd) (... – 37 a.C.), fu re dei Parti dal 57 a.C. al 37 a.C., appartenente alla dinastia arsacide.
Orode II | |
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Moneta di Orode II | |
Re dei Parti | |
In carica | 57 - 37 a.C. |
Predecessore | Mitridate IV |
Successore | Fraate IV |
Morte | 37 a.C. |
Dinastia | Arsacidi |
Padre | Fraate III |
Consorte | Una principessa indo-scita dal nome ignoto, Laodice di Commagene |
Figli | Pacoro I, Fraate IV |
Religione | zoroastrismo |
Figlio di Fraate III, da lui ucciso nel 57 a.C. con l'ausilio del fratello maggiore Mitridate IV, entro presto in conflitto con quest'ultimo scatenando una lotta dinastica, la quale vide Orode trionfare.
Nel frattempo, il generale romano e triumviro Marco Licinio Crasso aveva tentato di espandere il territorio della repubblica dando il via a campagne militari verso est. Questo tentativo si rivelò per lui fatale, con Crasso che morì nel corso degli scontri nel 53 a.C. durante la battaglia di Carre ingaggiata contro il generale di Orode Surena. Di lì a poco, Orode in persona invase l'Armenia e costrinse il re Artavaside II (regnante dal 55 al 34 a.C.) a sottomettersi e a rinunciare alla sua alleanza con i romani. La vittoria di Carre assicurò ai Parti i territori localizzati a est dell'Eufrate. In seguito, nello specifico l'anno successivo, l'impero partico invase la Siria, ma senza riportare successi eclatanti. Surena, le cui imprese lo avevano reso troppo pericoloso, fu ucciso da Orode; nel frattempo Pacoro I, figlio ed erede del re, riportò una dura sconfitta contro Cassio nel 51 a.C.
Durante le guerra civile romana del 44-31 a.C., i Parti si schierarono dapprima con Pompeo e poi con Bruto e Cassio, ma non intervennero direttamente fino al 40 a.C., quando Pacoro, assistito dal disertore romano Quinto Labieno, conquistò gran parte della Siria e dell'Asia Minore, ma fu sconfitto e ucciso da Ventidio nel 38 a.C.. Orode, che patì molto a livello psicologico la morte del suo figlio prediletto, cedette il trono a suo figlio Fraate IV e si spense poco tempo dopo.