Particella β
particella espulsa dai nuclei atomici instabili via decadimento beta / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La radiazione beta è una forma di radiazione ionizzante emessa da alcuni tipi di nuclei radioattivi.
Questa radiazione assume la forma di particelle beta (β), che sono particelle ad alta energia, espulse da un nucleo atomico in un processo conosciuto come decadimento beta. Esistono due forme di decadimento beta, e , che emettono rispettivamente un elettrone e un positrone.
Un esempio di decadimento è un neutrone che viene convertito in un protone, un elettrone e un antineutrino elettronico (l'antiparticella del neutrino):[1]
Nel decadimento (osservabile in nuclei ricchi di protoni), un protone interagisce con un antineutrino elettronico per dare un neutrone e un positrone (il decadimento diretto del protone in positrone non è stato ancora osservato):[2]
A causa della presenza del neutrino, l'atomo e la particella beta normalmente non rinculano in direzioni opposte. Questa osservazione sembrava violare il principio della conservazione dell'energia e del momento, ma poiché una tal cosa non sembrava probabile, Wolfgang Pauli postulò l'esistenza di una terza particella neutra[3] il cui nome - neutrino - fu coniato dall'italiano Edoardo Amaldi, stretto collaboratore di Enrico Fermi, che a sua volta elaborò una teoria del decadimento beta che ancora oggi può essere considerata valida entro un ottimo livello di approssimazione. Tale decadimento è mediato dalla forza nucleare debole.
L'interazione delle particelle beta con la materia ha generalmente un raggio d'azione dieci volte superiore, e un potere ionizzante pari a un decimo rispetto all'interazione delle particelle alfa. Vengono bloccate completamente da pochi millimetri di alluminio.[4]