Partito Socialista (1996)
partito politico italiano (1996-2001) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il Partito Socialista è stato un partito politico italiano creato il 24 febbraio 1996 da ex esponenti del disciolto Partito Socialista Italiano. Il partito nacque dalla confluenza di due distinti soggetti politici socialdemocratici:
- il Partito Socialista Riformista di Fabrizio Cicchitto ed Enrico Manca, fondato il 13 novembre 1994 in protesta per lo scioglimento del Partito Socialista Italiano[1];
- il Movimento Liberal Socialista di Ugo Intini, nato il 28 gennaio 1994 come Federazione dei Socialisti da una scissione del PSI e legato al periodico Non mollare. Coordinatore del movimento fu Intini, già portavoce di Bettino Craxi, che affermò come il partito fosse stato «senza organizzazione, senza mezzi, senza preparazione». Del movimento facevano parte anche Franco Piro, Margherita Boniver e Maurizio Sacconi.[2]
Partito Socialista | |
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Segretario | Ugo Intini (1996-1998), Gianni De Michelis (1998-2001) |
Coordinatore | Fabrizio Cicchitto (1996-1998) |
Stato | Italia |
Fondazione | 24 febbraio 1996 |
Derivato da |
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Dissoluzione | 19 gennaio 2001 |
Confluito in | Nuovo PSI |
Ideologia | Socialdemocrazia Socialismo liberale |
Collocazione | Centro |
Iscritti | 26.000 (1996) |
Ideologicamente il partito sembrava raccogliere per lo più l'ultima corrente craxiana del 1993, cosa che sarà più evidente nel 1998 quando a guidare il partito arriverà Gianni De Michelis, ma nella sua prima fase il progetto vide la partecipazione di un po' quasi tutti i vecchi quadri del PSI che non avevano aderito al SI - Socialisti Italiani guidato da Enrico Boselli, partecipante allo schieramento di centrosinistra[3].
Nel 2000 aderì al progetto anche il Movimento di Rinascita Socialdemocratica di Luigi Preti ed il PS cambiò così nome in Partito Socialista-Socialdemocrazia[4], ma i due movimenti non si fonderanno mai.